MIGLIONICO - Come ogni anno la prestigiosa guida "L'Espresso ­ Ristoranti d'Italia", curata da Enzi Vizzari e diretta da Carlo Caracciolo, ha stilato la classifica dei migliori ristoranti italiani.
La graduatoria del 2007 (la guida è già stata pubblicata) decreta l'affermazione, al primo posto in provincia di Matera e al quarto posto in ambito regionale, al ristorante miglionichese "Il Ritrovo del Cima", che supera in classifica anche locali più conosciuti nel panorama lucano dell'enogastronomia.
Gli esperti dell'Espresso hanno definito "Il Ritrovo del Cima", che trae il nome dal famoso pittore veneto Giovanni Battista Cima, da Conegliano, la cui principale opera d'arte è custodita nella Chiesa Madre di Miglionico, "un piccolo borgo del gusto", disponendo, oltre che della sala ristorante, anche di un caratteristico punto vendita di prodotto tipici e di un piccolo albergo in fase di apertura. «Ritrovarsi nella più prestigiosa guida italiana ai ristoranti, rappresenta una bella soddisfazione ­ afferma Flavio Dalessandro, che con i suoi familiari e qualche collaboratore manda avanti il locale ­ tanto più che si è trattato di una sorpresa: non sapevamo di aver ricevuto la visita di esperti e giornalisti che, evidentemente, girano in incognito. Qualche settimana fa una lettera ci ha informati che siamo tra i ristoranti dove si mangia meglio in provincia di Matera e che ci è stato attribuito un punteggio di 13,5 ventesimi.
Oltre alla gratificazione, adesso ci sentiamo incoraggiati a valorizzare sempre di più i nostri piatti e la nostra cucina, che non ha nulla da invidiare a quella pugliese o campana». «Nei mesi scorsi, un centinaio di esperti di enogastronomia ha visitato i ristoranti d'Italia come clienti qualsiasi, sempre inattesi, e sopratutto pagando regolarmente il conto ­ spiegano i promotori della guida L'Espresso ­ valutando ogni aspetto dell'attività e attribuendo il voto».
A proposito del Ritrovo del Cima hanno scritto: «la carta è molto ricca, ordinata sui percorsi di carne e di mare, sostenuta da una robusta carta dei vini. I sapori sono tradizionali, ma la presentazione è leggera e moderna, come nel caso dei cavatelli con funghi e pomodori secchi e dei frutti di mare nella purea di fave. Aria di Puglia con gli strascinati con le cime di rapa. Tra le carni il capretto con i funghi, patate e lampascioni.
Si può chiudere scegliendo nella selezione di formaggi o con dolci e gelati di propria produzione. In funzione anche la pizzeria con forno a legna in bella vista».