| |||||||||||||||
| |||||||||||||||
|
|
||||||||||||||
La Gazzetta del Mezzogiorno |
|||||||||||||||
Miglionico.
La mania del gioco può provocare gravi danni. Al punto da prosciugare
le risorse economiche di interi nuclei familiari, non di rado ridotti
quasi all’indigenza, a non poter fare neppure la spesa. Del resto,
di solo gioco non si può campare. E oltre ai soldi si può perdere
pure la salute, perchè la sindrome compulsiva che prende le vittime
del gioco è ormai materia ampiamente studiata a livello medico. Una
disperata telefonata ha messo fine alle attività di una sala scommesse
clandestina. Ha detto basta la moglie del «giocatore», un operaio
con figli a carico, un solo reddito e preda del demone delle vincite
facili. Il luogo è un circolo privato di Miglionico. Dopo la segnalazione
via cavo, i militari dell’Arma hanno sequestrato otto computer utilizzati
per i collegamenti e le scommesse. Oggi il tavolo verde, quello tradizionale,
è molto cambiato. Al suo posto scorrono le immagini su un computer,
è tutto virtuale, ma le perdite sono vere. Il circolo privato che,
come hanno appurato gli investigatori, aveva aperto da circa un anno,
si era dato finalità sportive ed era frequentato anche da scommettitori
provenienti da altri paesi, alcuni non autorizzati, inoltre, era sprovvisto
tanto delle necessarie autorizzazioni della Questura quanto del consenso
della società che gestisce le scommesse. Il titolare del circolo è
stato denunciato a piede libero. La normativa su questo tipo di attività,
condizionata soprattutto dai tumultuosi cambiamenti imposti dal progresso
tecnologico, appare fragile, incompleta, confusa e per molti versi
non in grado d’inquadrare con sufficiente chiarezza i molteplici volti
di un problema la cui diffusione, piccola o grande che sia, non risparmia
più nessuna comunità. Anche le forze dell’ordi ne in questi casi incontrano
qualche ostacolo con cui è difficile misurarsi. Il loro compito non
è cambiato, è sempre quello di stabilire se sono rispettate o meno
le leggi, non possono disquisire di morale e non sono assistenti sociali.
Ad ogni modo, nella conferenza stampa che si è tenuta ieri al Comando
provinciale, presenti il tenente colonnello Domenico Punzi, il capitanoDonato
D’Amato e il maresciallo della stazione di Miglionico Lorenzo Mele,
è stato annunciato che sarà effettuata la verifica delle tracce telematiche
e delle tessere non nominative utilizzate per le scommesse su internet,
così da poter definire l’importo delle giocate sviluppate illegalmente
nel circolo da circa due mesi. La tecnologia si può controllare solamente con un dominio tecnologico ancora più avanzato di chi eventualmente usa non correttamente quanto è disponibile liberamente sul mercato a livello di strumenti telematici. È stato sempre così, anche con altre tecnologie e, in fondo, non sono chissà quanto diversi i termini dell’operazione dei carabinieri, denominata “Re Mida”, conclusa con la denuncia anche di un socio del circolo. Non è mancato l’invito da parte dei militari dell’Arma rivolto al sindaco di Miglionico a chiudere l'attività come la segnalazione al prefetto dell’avvio di un “internet point” non autorizzato. Soprattutto è stato dimostrato dai carabinieri che il gioco, qualunque esso sia, se è fuori legge, può essere interrotto; a volte, è sufficienteuna sola telefonata. [p.d.] |
|||||||||||||||
Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9 - 75100 Matera - Tel. 0835 310375 |