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GIACOMO AMATI

La civiltà rurale un fascino antico
A Miglionico si celebra la Madonna della Porticella

La Gazzetta del Mezzogiorno
13 Settembre 2008

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Madonna della Porticella 2008: celebrazione della Santa MessaMiglionico. Tra il dolce e l’intenso odore dei fichi secchi appena sfornati, i suggestivi colori dei vigneti già pronti per la vendemmia, il profumo dei frutteti maturi e il palpito della preghiera, inizia questa mattina, sin dalle prime luci dell’alba, il pellegrinaggio a piedi per il santuario della Madonna della Porticella. Si onora la Madonna protettrice del mondo contadino miglionichese. Dopo aver attraversato alcune contrade dell’agro, percorrendo circa cinque chilometri, “respirando” emozioni oltre all’aria salubre della zona boschiva, “sentendo” il silenzio dei campi oltre che il cinguettio dei cardellini e il canto dei merli, osservando le meraviglie della natura incontaminata con brevi ristori all’ombra di querce secolari, davanti alla piccola chiesa di campagna, alle 9,30, don Giuseppe Tarasco celebrerà la prima santa messa in onore della Madonna. Così, entrerà subito nel vivo una festa popolare che è viva nella memoria storica del paese ed è entrata nel cuore di tante generazioni di miglionichesi. In serata, alle 23, nel piazzale antistante alla cappella, davanti a un grande falò, si terrà la veglia di preghiera alla Madonna. Intenso il programma per la giornata di domenica: celebrazione di due messe in mattinata (alle 8 e alle 11) alle 16,30 processione con servizio bandistico a cura della Bassa musica, “L’Tammor” del maestro Domenico Di Vincenzo e santa messa presieduta dall’arcivescovo della diocesi di Matera-Irsina, mons. Salvatore Ligorio. Alle 18, esposizione dei prodotti tipici della gastronomia locale; alle 18,30, spettacolo musicale del “Duo” di Michele Purgatorio; alle 20, degustazione enogastronomia; alle 22,30, estrazione della lotteria di beneficenza con premi offerti dalle aziende locali e alle 23, conclusione della festa con canti religiosi e preghiera finale. Un elemento quasi simbolico della festa è costituito dalla “sagra dei fichi”: un tripudio di frutta fresca, con fichi di ogni tipo, esposizione di quelli con buccia verde, nera o gialla, con polpa rossa o bianca. A pranzo, non può mancare la pietanza delle orecchiette al ragù con arrosto di “galletto”, cioè del pollo rigorosamente ruspante, allevato nel cortile di campagna.

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375