UOMINI E FATTI DI MIGLIONICO
ECCELLENZE
Michele Lopergolo
Poeta

Notizie biografiche
Michele LopergoloMichele Lopergolo è nato a Miglionico (Matera) il 13 novembre 1945, primogenito del “mastro d’ascia” Vincenzo Lopergolo e di Maria Rosaria Primo“ sarta di paese”. Seguendo papà nei suoi impegni lavorativi, agli inizi degli anni 60 approdò a Genova.
Lì ha studiato diplomandosi in ragioneria e, dopo svariate esperienze lavorative nel campo dei trasporti e spedizioni marittime, entrò (1972) nell’Istituto Bancario Italiano e, nel 2004, si è pensionato dopo aver lavorato nell' Intesa San Paolo.
Sposato con Rosalba Guidotti nel 1973, ha vissuto a Genova fino al 1986, dove è diventato padre di due splendide bimbe.
La sua vita bancaria lo ha portato in lungo ed in largo per l’Italia, toccando quasi tutte le regioni italiane, fermandosi particolarmente in
Michele Lopergolo Campania (Caserta) dove è nato suo figlio Vincenzo. Da circa vent’anni è in Abruzzo (Pescara) dove risiede con tutto il suo nucleo familiare, arricchito da un nipote Lorenzo.
Dal mese di luglio del 2004 ha incominciato a scrivere poesie, anche se in maniera alquanto discontinua, delle quali alcune a carattere mistico-religioso scaturenti anche dalla sua appartenenza alla “Congrega del Santissimo Crocifisso di Miglionico”, Crocifisso lì venerato nella Chiesa del Convento dal 1629 e, ogni tre maggio, portato in penitenziale processione.
Ha pubblicato "SFIORATO DA POETICO FRUSCIO" Breve raccolta di Poesie - Edizioni Giuseppe Laterza srl - Bari  (ISBN 978-88-6674-008-7) - settembre 2011.
 

NEL SILENZIO DELLA SERA

E' il crepuscolo,
coi suoi ammiccanti chiarori
di sole calante, pian piano
sospinto a porsi dietro l'orizzonte
dei silenti colli marini, scivolanti
sul sottostante celestino mare,
ad incorniciare la romantica attesa
di frementi giovani cuori.

Ed il giuramento di eterno amore
puntualmente viene scambiato,
all'arrivo della complice oscurità che,
l'immutabile ed immortale
amoroso incontro, ritualmente esige.

Si rinnova così, la scintilla
alla perpetuità della Vita:
nel silenzio della sera. 

Michele Lopergolo
Pescara, giugno 2020

 

P R O C E S S I O N E (*)
(alla Confraternita del SS. Crocifisso) di Michele Lopergolo
Si scruta il cielo
la mattina del tre di maggio.
A calare la venerata Immagine,
in trepido silenzio, si apprestano
i confratelli fasciati di rosso.
Commossi per l'onore, a braccia,
pongono il Santissimo sull'uscio di Casa;
ad invocazione di preghiere mai sopite,
a deposizione di ex voto,
per grazie ricevute.
Al gioioso tripudio di banda,
alte si fanno le gride nell'asta,
e sotto il festoso scampanìo,
secco echeggia, il finale urlo di gioia.
Per più sentite penitenze
piedi scalzi, cadenzando,
seguono il Crocifisso;
entro le mura spalleggiato, in processione,
ai quattro punti fermo, per la benedizione.
In pace,
serenamente rincuorati,
in seno si ritorna all'umana famiglia.
Si affievolano, pian piano, i rintocchi.
Si fermano.
Si percepisce,
nel silenzio del tre di maggio,
il rinnovato Divino Sacrificio.

(edita in "sfiorato da poetico fruscio" - edizioni Giuseppe Laterza - Bari)

 

 

FERMATI E VAI
I giorni passano, i mesi vanno;
anni trascorsi e storia dimenticata,
Magister Vitae abbandonata.
Poi, quando terraquei inattesi drammi,

tornano a dare forma e sostanza
alla parola speranza:
Fermati e vai !


D'un colpo l'universale morbo
ha ridimensionato la nostra vita,
il forsennato "globale interesse" parrebbe arrestarsi;
mentre il più oculato "umano progresso",
disconosciuto dalla spensierata moltitudine,
parrebbe ora, appropriarsi dei nostri pensieri:
Fermati e vai !

Spogliati dall'ego
di Essere e di Avere
torniamo più umani;
convivendo l'afflizione
ci sentiamo più vicini, financo più fratelli,
nell'umana scambievole solidarietà:
Fermati e vai !

Buoni propositi ci animano
nella forzata solitudine,
la bramosia si disperde
cercando sostegno nel prossimo;
tutti aggrappati all'umana speranza,
mai abbandonata, dalla Divina Provvidenza:

Fermati e vai !

Ansiosi viviamo, aspettando la fine dell'incubo.
Un atroce dubbio sottace nelle menti.
Sapremo contenerci nel più globale umano progresso?
o torneremo con ancor più virulenza
al globale selvaggio benessere? ammaliati,
come stati finora, dall'effimera  fiera della vanità?
Fermati: e poi, vai !

Pescara, S.Pasqua 2020                                                                          Michele  Lopergolo
  (in tempo del Coronavirus)

 

Feminae   (*)
   
(elegìa alla donna

E Voi
eteree figlie di Eva, che
dal  principio, con amore
catturate i nostri pensieri, pescando
coi nostri occhi nei nostri cuori,
naturalmente innamorati
della mai sfiorente
vostra femminea bellezza;

che Amore, nel vitale
compiacente desiderio, insieme
ci porta felicemente a sognare,
nel dolcissimo ineguagliabile 
Suo estasi; qui,  
eternamente trasognanti.



 (*)
edita in "Sfiorato da poetico fruscìo" Ed. G.pe Laterza - Bari

Album fotografico di Michele Lopergolo (ben 478 foto)

Album fotografico di Michele Lopergolo (219 foto)


(Vedi)

Sez. A: Poesia adulti a Tema "Una cartolina da Matera":
  premio           
"BALLATA A PIEDI NUDI. UNA CARTOLINA DA MATERA" di MARA SABIA - Avigliano  (PZ)
 premio         
"NOSTALGICO AMORE TRA I SASSI" di  TITINA VERNILE- Matera
  premio       
"L'ALFABETO DEI SASSI" di GIOVANNI SICA - Matera 
Segnalazioni: 
 a) RIVEDENDO MATERA" di MICHELE LOPERGOLO - Pescara 
b) "OGNI VOLTA" di PASQUALE TATARANNI - Matera


MICHELE LOPERGOLO
Sfiorato da poetico fruscio
Breve raccolta di poesie
Edizioni Giuseppe Laterza - Bari
Il libro sarà presentato prossimamente a Miglionico nel Castello del Malconsiglio

Giudizio dell'editore Giuseppe Laterza
Gent.mo sig. Lopergolo,
ho molto apprezzaro il suo inedito di poesie e altrettanto positivo riscontro ho avuto dai Refer della casa editrice. In effetti dalle sue liriche, per i temi, i luoghi e i sentimenti considerati, traspaiono vigorose le sue origini lucane, che poi si sono fuse con le esperienze liguri e abruzzesi. È in questi luoghi che ancora può albergare un credo poetico, luoghi dove la natura è sempre stata poesia, dove il ricordo del "roteare dei grandi cerchi sulla ghiaia" o di un "aratro a chiodo trainato da lenti buoi", dello "stridente canto del gallo... e il paese riprende vita", dello "zirlio dei grilli", si unisce all' "odoroso mio giardino" in cui sboccia "ancor più delicato fiore", una figlia che induce al canto d'amore eterno di padre. La ringrazio di questi bei doni letterari, anche se mi prende l'amarezza che il mondo d'oggi corre verso l'insensibilità, travolto dal rumore del cemento e dall'egoismo materiale. Non so chi, e quanti, saranno fruitori della sua poesia, ma credo che questo libro, testimone di emozioni e di metodo, meriti proprio di essere diffuso. Ed. Giuseppe Laterza - Bari

 

Presentazione di Don Mario Spinello
Il breve inciso sulla copertina delle composizioni poetiche di Michele Lopergolo evidenzia la spinta maestra del lavo- ro poetico che viene offerto al lettore. La motivazione è subito sottolineata dalle doti umane anticipate dal poeta che si appella "al silenzio" ... ad un alito di "vento" sospinto alla "ricerca", ed incitato dal desiderio di "amore".
Viene così dipinto il luogo e la base interessata al pensare in "eccellenti espressioni interiori" che maturano il contenuto in volti, con organi e colori tali da incidere a completare il concreto: "gli occhi mi parlano... i rossi capelli ... si trasformano in raggi di sole" e l'ambiente giovanile va subito al concreto "vibra il cuore ... al primo bacio ... " al cospetto di sensi giovanili e sguardi di nostro amore: il frutto è la gioia!
E non basta. Infatti cosi s'incarna l'universale nel tempo e nello spazio ... ben inteso collocato nel tempo e tra personaggi "nuovi" e, sempre antichi, nei sensi umani fi- no al concreto "nuova aurora ... il canto del gallo ... il giorno nuovo".
È l'umanità che si muove con la sua operosità ... contadino .. artigiano ... pastore ... ragazzo ... donna! e si pone attenzione finché tutto sia degno della gioia umana "fugando i cattivi pensieri", mentre nell' aria tersa e serena gli uccelli si rincorrono e danno voce ... salutano il nuovo giorno! Con la luce del sole si precisa l'aspettativa del Poeta: è fatto giorno! Questa presentazione della raccolta poetica dipinge come meraviglioso l'insieme dei particolari umani, naturali, sensazionali, cristiani. Potrà essere vero quello che nel 1964 nella lirica "Vittoria" della "Poesia in forma di rosa" affermò Pier Paolo Pasolini che "la realtà reale ora non ha poeti ?"
Credo sia legittimo almeno dubitare ... perché la "realtà reale" riserva esclusivamente all'ideologia e alla passione dello scrittore, ovvero alla sua convinzione che nell'aborrita Italia del neocapitalismo opposta ad un Italia innocente, incorrotta e sottoproletaria da lui vagheggiata ed idealizzata, dalla profonda realtà cantata nella sua "poesia civile" dalla quale pure veniva prendendo dolorosamente congedo: "lo? sono inaridito e superato". Non c'era posto per una autentica attività poetica e, poi, perché sono passati molti anni e la situazione letteraria nel nostro Paese si è radicalmente e strutturalmente mutata ... quella di Gesù di Nazareth. Infatti lo sperimentalismo teorizzato e originalmente attuato è tramontato col Pasolini.
Non è un caso che i numerosi concorsi e premi poetici a livello nazionale, regionale o cittadino siano caratterizzati da una larga frequenza di partecipanti e da un vasto interesse da una parte di pubblico presente a letture di poesie e riportate su fogli quotidiani, quasi a colmare una sincera esigenza di "poesia" s'intende sottolineare che senza "poesia" il mondo non vive perché è una categoria fondamentale ed irrinunciabile.
La poesia che viene presentata in questa accurata raccolta sottolinea ampiamente l'esigenza irrinunciabile della categoria "uomo" = "donna" l'amante all'interno della fraternità, la tristezza ed il dolore con la speranza e la fede, il tormento con la comprensione di amore nell'eccezione del
significato più ricco in teso a salvare l'espressione più pura e più alta dell'uomo in questo mondo terremotato e corrotto, vuol essere la parola capace di colmare ed accorciare le distanze fra gli uomini, di stabilire rapporti, instaurare dialoghi alternativi al pessimismo ed alla disperazione, per donare valore alla vita: infatti la poesia è per eccellenza un valore.
Proprio per questo motivo ho accettato di unire la mia umile voce alle singolari voci che mi ha offerto nella preziosa raccolta "Sfiorato da poetico fruscìo" l'autore Miche-e Lopergolo, con la certezza che non interromperà ad offrire all'attuale generazione un cosi prezioso supporto: la poesia prosperi e riesca a prevalere sulla mania selvaggia e irrazionale della distruzione: sono convinto che l'uomo ha più bisogno di una vita in cui credere" sulla grande forza poetica ... perchè d'ogni male guarisca un bel verso" (Umberto Saba).
Tanti fraterni e sensibili auguri per questa preziosa e gratificante opera per la costruzione di un mondo migliore in cui i lavoratori convinti della loro pratica umana, si in- camminino con i giovani, sorretti dall'antica cristiana sapienza riescano a proporre ciò che è bello, è vero, è cristiano e perciò indelebile. Con animo grato. Miglionico, l0 maggio 2011 Sac. Mario Luigi Spinello

 

Presentato a Miglionico il libro di poesie “Sfiorato da poetico fruscio” 
L'autore, Michele Lopergolo, tra le voci più importanti della poesia miglionichese di G. Amati
MIGLIONICO. Come pagine, suggestive e coinvolgenti, di un diario. Quasi delle lettere, strumento di introspezione, ma anche di ricerca della propria identità e di tanti bei ricordi: sono le poesie raccolte nel volume, “Sfiorato da poetico fruscio”, edizioni Giuseppe Laterza, Bari, dal poeta Michele Lopergolo (66 anni, ex bancario in pensione), tra le voci più importanti della poesia miglionichese. La raccolta, che si avvale della prefazione del sacerdote don Mario Spinello, per quant’anni parroco emerito di Miglionico, è stato presentato al pubblico, nell’Auditorium del castello del Malconsiglio, dallo scrittore e storico miglionichese Gabriele Scarcia, presenti, tra gli altri, il sindaco Angelo Buono (Pd) e l’assessore comunale alla Cultura, Michelangelo Piccinni.
Il volume, 126 pagine (sosto, 15 euro) è impreziosito da quindici foto che ritraggono i volti delle persone più care e di alcuni suggestivi paesaggi: tra quest’ultimi spiccano i Sassi, patrimonio Unesco, cui è dedicato una lirica (I Sassi di Matera) e il castello del Malconsiglio. Tre sono i temi salienti che sono al centro della poesia di Lopergolo: il primo è rappresentato dai valori della famiglia; il secondo, invece, è costituito dai luoghi (Genova, La Spezia, Pescara, Caserta) ove il poeta ha trascorso la sua vita lavorativa di bancario; il terzo, infine, fa riferimento alla sua esperienza mistico-religiosa vissuta a Miglionico, quale componente della congrega del “Santissimo Crocifisso”, venerato, nelle comunità miglionichese, sin dal 1629, e portato in penitenziale processione ogni anno, il tre di maggio. Cosa rappresenta la poesia di Lopergolo? “E’ qualcosa di bello – osserva il sindaco Buono-  che comunica al lettore ciò che è nobile (i valori della famiglia), rassicurante (i luoghi della sua infanzia), commovente (il suo rapporto mistico col SS. Crocifisso), rasserenante (i luoghi della sua vita lavorativa)”. In pratica, il volume raccoglie non soltanto poesie che sono espressione dei sentimenti dell’autore, ma anche liriche che sollecitano alla riflessione su alcuni temi salienti della vita sociale e civile: dal fenomeno dell’emigrazione a quelli della solitudine, dell’incomunicabilità, dell’amore come donazione incondizionata, al valore dell’Unità dell’Italia. A chi si rivolge questa poesia? Ebbene, si tratta di versi che parlano sia al cuore che alla mente di qualsiasi lettore. Sono versi che possono essere capiti da ogni età, cultura e condizione sociale. La poesia di Lopergolo non si preoccupa di persuadere, non vuole imporre idee: è fondamentalmente un discorso di amore, di descrizione, di esortazione a desiderare ciò che sembra bello e giusto. Trasmette energia e vitalità. E’ un inno ai buoni sentimenti. Un invito a credere nei valori della vita ed a sperare in un mondo migliore. Giacomo Amati (La Gazzetta del Mezzogiorno del 7 Febbraio 2012)

 
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Il libro è stato presentato a Miglionico il 27 Dicembre 2011, alle ore 19:00, nel Castello del Malconsiglio

Vedi album fotografico

 
Alcune sue composizioni
I Sassi di Matera
                       
Quelle bianche case
l’una sull’altra addossate
quasi che la prima
è anch’essa mediana ed ultima
superiore ed inferiore
nel fantasmagorico “caveoso” gioco
attecchito, da immemorabile tempo
sui tufacei speroni della Gravina.
 
Là dove
anche da sole, acqua e vento
così plasmate sono state;
Da uomini
di povertà intabarrati
così abitate sono state;
Per umani respiri
miscelati ad animali aliti
altresì stalle sono state;
 Ed a continua memoria
di dignitosa civiltà contadina
palpitante presepe
così raffigurate sono state;
Là dove
La sovrastante cattedrale
col longilineo suo campanile
lì vivente,  giace
quale cometa nel cielo puntata
 su quelle bianche case
nei Sassi di Matera.
 
Là  il tempo   sembra essersi fermato
e induce lo sbalordito  viaggiatore
a ben riflettere  sull’ umano  destino
della propria dimora: la Terra, ora
sempre più piccola e sempre più scempiata
 dai propri figli.
Pescara Aprile  2009
Marzo 1861
(Al Presidente della Repubblica
A tutti i figli d’Italia
per i nostri primi 150 anni d’unità nazionale)


E continuiamo a confrontarci così
nella disamorata latente disgregazione
che schiaccia ogni e qualsiasi sentimento
e ancor più stravolge ed annulla
l’italiana fratellanza
cui una data assurse a Vita
per l’animoso consapevole sacrificio
di composite genitrici vite.

Così continuiamo a rinnegare noi stessi
figli diversi di ben più diversa Progenie, che
da “grande” qual era
volle e seppe fare dell’Italico Suolo
l’unita Patria
rifuggendo più semplici e facili ideali
da questi o da quelli, di volta in volta, propugnati
in ragione di un circoscritto, misantropo, separato vivere.

E la fede dei nostri Padri
disseminata col sangue, in ogni terra d’Italia
possa, di stesso amore, risorgere nei nostri cuori
dove convivono tutti i nostri sentimenti
con le speranze, le attese e forse i non svaniti sogni
di un intero Popolo, d’amor di Patria bisognoso
per non più essere, da fratelli
“ calpesti, derisi, divisi ”.

Pescara
Febbraio 2011
 

Paesetto Lucano
(A Miglionico)

Acropoli  jonica
su terra di “Cencree”(*)
giace Milonia
tra Bradano e Basento.

Profumo di ginestra giallo verde
soave odore di nettare da Pian dell’oste
si spargono
all’ombra dei merli del Malconsiglio.

Impalpabili, invisibili
eppur presenti d’ancestrale memoria
arieggiano nelle dorate valli a maggese
alfin svettanti all’Acuto monte.

Vento che sempre ti fai sentire
riportami all’agognata spensierata fanciullezza
portami ancora
l’immutato profumo dell’amata terra mia.

Rientrando a Pescara
 Luglio 2004 
  
(*) ricoperta di grano duro o miglio/preziosa per il grano ed il miglio

Alba Lucana - ( s’è fatt juorn)
(Alla Lucania, ai suoi cantori)

Alle porte degli spossati dormienti
filtra il “lip-lap”(*) della novella aurora
accompagnata dallo stridente canto del gallo.
Incontro si và al nuovo giorno.

Riprende il contadino i vetusti tratturi
riapre la bottega l’artigiano
governa nello stazzo il pastore
a sfida nel gioco si pone, il ragazzo in strada
trepida la donna, al presagio d’un infausto giorno.

Il sole inonda calore, fugando i cattivi pensieri
nell’aria tersa e serena
gioiosi si rincorrono gli uccelli
scambiandosi grida d’intesa.

Il paese riprende vita.
S’è fatto giorno.

Pescara
Agosto 2004

(*) disusato termine dialettale, stà per “chiaro scuro”



Dal tempo, disperso nel tempo
(A mio padre, a mia madre, ai miei figli)

Come bambini,
felici nell’aver ritrovato
l’amato giocattolo, così
nel vetusto borgo del re Milone
uomini e donne
dall’argentea chioma
si sorridono l’un l’altro
nell’appropriarsi
con gli avìti occhi
le mura, le torri
gli spalti e la corte
del ritrovato maniero.

Dal tempo, disperso nel tempo
il simbolo della nostra gente
la culla dei nostri Padri
riappare dal passato
possente, predominante;
immutabile guardiano
della nostra lucana arcaicità
tutt’ora migrante per Paesi e Contrade
nell’interminabile esodo dall’ ineluttabile diaspora
segretamente mitigata, nella speranza del ritorno.
“………… .un padre che ama i suoi figli
può solo vederli andar via.”

Miglionico - Pescara
Giugno-luglio 2010

Processione
(Alla Congrega del SS Crocifisso)

Si scruta il cielo la mattina del tre di maggio.
A calare la venerata immagine
in trepido silenzio si apprestano
i confratelli fasciati di rosso.

Commossi per l’onore, a braccia
pongono il Santissimo sull’uscio di Casa
ad invocazione di preghiere mai sopite
a deposizione di ex voto per grazie ricevute.

Al gioioso tripudio di banda
alte si fanno le grida nell’asta
e sotto il festoso scampanìo
secco echeggia il finale urlo di gioia.

Per più sentite penitenze, piedi scalzi
cadenzando seguono il Crocifisso
entro le mura spalleggiato in processione
ai quattro punti fermo per la benedizione.

In pace, serenamente rincuorati
in seno si ritorna all’umana famiglia.
Si affievolano pian piano i rintocchi.
Si fermano.

Si percepisce nel silenzio del tre di maggio
il rinnovato Divino sacrificio.

Pescara
8 settembre 2004


"Rivedendo Matera”
 
Tiepidamente sfilaccianti si adagiano
sull’accaldata murgia,
gli ultimi raggi del sole di fine agosto,
permettendo alla fresca brezza serale,
d’incunearsi tra le riverberate bianche case,
 mirabilmente così accatastate nei Sassi.
 
Dopo la meridiana quiete
d’animoso impulso erano pervasi i rioni;
dal Barisano al Caveoso
sciami di ragazzi si dileguavano nei ripetitivi saliscendi,
dandosi voce nei loro abituali andirivieni,
quasi a puerile gioco del comparire e scomparire, nel naturale proscenio.
 
Il lento rincasare di appiedati contadini,
il rinvio al domani dell’artigiano lavoro,
il rientro dei ritti carrettieri con le roteanti fruste nell’aria,
 il vociare delle donne e le ultime grida del banditore, 
vivacizzavano sempre più la vita nei Sassi,
in attesa di completarla attorno al serale desco, in rispettoso silenzio.
 
E nell’immutato notturno silenzio
sale, ponendosi regina tra le stelle, la luna;
astro calamitoso di innamorati cuori,
ansiosi di vivere i giovanili sogni,
da sempre cullati, nell’umana speranza,
dalla forza dell’amore

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375