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Il Quotidiano della Basilicata
18.06.2012
Al via al Castello di Miglionico il corso di formazione organizzato dalla Sede Rai e dall'Università
Come “Comunicare l’ambiente”
Il contributo dell’ informazione a un giusto governo del territorio
MIGLIONICO - Quanto impegno c’é stato, almeno negli ultimi dieci anni, per dare il risalto che merita all'ambiente e fare di questo tema il punto di partenza per un'analisi oggettiva dello sviluppo, a livello locale e nazionale? E quanta approssimazione c'é in un momento in cui far quadrare i conti, per l'Europa e non solo, rappresenta addirittura il primo dei dieci comandamenti? Comunicare l'ambiente é un banco di prova da non sottovalutare. Le tante situazioni di difficoltà e di rischio. I mille problemi esistenti e tutti spesso opportunamente minimizzati. Ridotti spesso al rango di ordinaria amministrazione: dai rifiuti alla fragilità del territorio, al rischio idrogeologico. E’proprio il caso di dire che ci voleva forse il terremoto dell’Emilia perchè si affrontasse il nodo del rischio sismico in Italia , aggravato dalla fatiscenza di molti abitati e dall'incuria dei comuni, degli enti territoriali incapaci spesso di parlare di ambiente ma in modo concreto e non teorico, evanescente. Incapaci di affrontare alla radice i problemi, spesso dopo decenni di clientelismo culminato in questo o quel provvedimento di condono, inutile e deleterio. Il terremoto dell'Emilia ha consentito tra l'altro di riprendere il filo del discorso interrotto dopo il sisma del 23 novembre 1980 quando si parlò del consolidamento degli abitati e del territorio, una parola d'ordine per superare il rischio della precarietà del suolo e degli edifici Tra tante inadeguatezze per fortuna c’é chi non si stanca di parlare di ambiente, in ogni caso. Il programma di Rai Radiouno “Prima di tutto” lo fa con slancio e autentico impegno professionale. Di questo bisogna dare atto ad Antonio Preziosi, direttore del Giornale Radio Rai. Uno dei cavalli di battaglia é l’amianto con tutte le conseguenze che sta determinando e quelle che ha già abbondantemente provocato. Morti, disastri nelle famiglie, malattie che si protraggono per anni, a cominciare dall'asbestosi senza considerare i tanti casi di mesotelioma che rappresentano una vera sciagura. “Prima di tutto” inizia alle cinque del mattino e si protrae fino alle soglie del Gr delle otto. Un fascia oraria non certo per il grande pubblico, ma che tuttavia riesce ad avere ascolti di rilievo. Un programma vivo, attraente, intenso e senza peli sulla lingua, é il caso di dirlo, al quale i radioascoltatori non mancano di dare un apporto costruttivo proprio secondo le regole del servizio pubblico attento alle istanze della società e pronto ad aprire le porte al pluralismo delle voci e delle opinioni. C’é da non dimenticare in ogni caso il ruolo centrale di Ambiente Italia, la trasmissione di Rai Tre condotta da Beppe Rovera che nel panorama televisivo ha creato un precedente importante. Ambiente Italia ha fatto senza dubbio storia e rappresenta un punto di riferimento per chi vuole conoscere, comunicare e parlare di ambiente. Ma anche guardare alle tante situazioni in modo critico. Una bella sfida questa, al centro del dibattito che prende il via oggi al Castello di Miglionico, in provincia di Matera, dove si tiene il corso di formazione organizzato dalla Sede Rai per la Basilicata e dall'Università, per quanti, giornalisti in prima linea, intendono parlare di ambiente con lo scopo di uscire da schemi prefissati e affrontare di petto questioni fondamentali in Italia e non solo. Un approccio non solo teorico alle tante questioni sul tappeto. Un momento formativo per fornire gli strumenti necessari a chi si occupa di problemi del genere. Ecco il punto. Certo le logiche della grande stampa oggi non appaiono orientate verso la costruzione di una coscienza diffusa capace di mettere insieme i bisogni di crescita del Paese e l'esigenza di una sufficiente difesa del patrimonio naturale. Anche la terminologia va in Beppe Rovera Vincenzo Viti e Francesco Castelgrande Al via al Castello di Miglionico il corso di formazione organizzato dalla Sede Rai e dall'Università Come “Comunicare l’ambiente” Il contributo dell’ informazione a un giusto governo del territorio 24 Ore in Basilicata questo senso. Energia, risorse, grandi gestori e petrolio innanzitutto sono parole ricorrenti capaci di dare una impronta ben precisa al discorso che, partendo dall'economia, in molti casi non sfiora nemmeno il tema di una salvaguardia minima dell'ambiente, con una disinvoltura tale da lasciare immaginare che le grandi battaglie degli anni Settanta - Ottanta e anche Novanta fanno parte ormai soltanto della storia del pensiero e forse del giornalismo. A cominciare dal tema del nucleare finito nel cestino, a quanto sembra. Se cosí fosse ci sarebbe da riflettere anzitutto sul contributo che l'informazione puó dare al governo del territorio e alla salvaguardia dell'ambiente. Un binomio inscindibile in ogni caso. Rocco De Rosa

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