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ANTONELA CIERVO 
Il Quotidiano della Basilicata
7 Agosto 2012
Politica. Parte da Miglionico il via libera al processo di rideterminazione delle istituzioni lucane
Matera Provincia unica
De Filippo: «Questa la strada da seguire: il 2012 sarà l’anno dell’unità regionale»
MIGLIONICO - Metti una sera d’estate in piazza a parlare del futuro della regione Basilicata e soprattutto della Provincia di Matera. L’ultimo appuntamento della festa del Pd a Miglionico si è chiuso domenica sera,con una frase che il Governatore Vito De Filippo, lancia quasi a mo’ di “strillo” di giornale: «Il 2012 per la Basilicata sarà l’anno dell’unità». Il fattore tempo, ormai, sembra essere la variabile decisiva con la quale tutti devono confrontarsi. In sette sul palco (allestito alle spalle della chiesa che ospita il Polittico di Cima da Conegliano ,ndr.) hanno affrontato il tema caldo dell’estate: la cancellazione, anzi il riordino delle Province secondo il modello imposto dalla spending review del premier Monti. Il consigliere regionale Giuseppe Dalessandro e la segretaria cittadina del Pd, Linda Tubito sottolineano il ruolo del confronto pubblico e del momento storico che il Paese sta vivendo e nel quale è fondamentale affrontare temi spinosi come questo. «Io ritengo che questa sfida per l’unità la possiamo vincere», dice Vito De Filippo, «dobbiamo sapere cosa rappresenta questo decreto che sarà approvato entro qualche giorno dalla Camera e del quale dovremo fare un riordino. Detto che non ci piace e non lo condividiamo, bisogna dire anche che c’è e quale è la direzione nella quale muoverci tutti insieme attraverso la Conferenza delle autonomie che è l’organismo primo che dovrà occuparsi di questa questione. Credo che la direzione nella quale muoverci sia quella di un equilibrio della Regione». Il riferimento del Presidente De Filippo che non ha esplicitato un risultato ma indicato un percorso portava dritto, è parso chiaro all’interno del dibattito, a quella proposta di Provincia unica a Matera con Potenza capoluogo di Regione cheè contenuta in una serie di iniziative degli ultimi giorni ed in particolare ad una recente proposta dei quattro consiglieri regionali materani del Pd. Una proposta che probabilmente gode, a tutto campo, in Consiglio regionale di un ampio consenso e sulla quale anche il presidente della Regione è sembrato spendersi a chiare lettere a Miglionico. Il grande assente della serata è invece il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella che fa sentire tutto il peso specifico della sua mancanza nonostante una giustificazione ufficiosa di tutto rispetto (un matrimonio concomitante, ndr.) e pur con il vice presidente Giovanni Bonelli che chiarisce «La battaglia che stiamo portando avanti non difende postazioni, ma il territorio. Le Province sono il costominore dei conti dello Stato -ha aggiunto - con i loro 11 miliardi di euro rispetto ai 182 delle amministrazioni centrali. Ci sono 7000 enti - ha ricordato inoltre - che hanno un costo di circa 7 mld di euro. La Provincia è un ente intermedio». Riflessione e analisi attenta degli strumenti a disposizione sembrano essere la parola d’ordine della serata a condizione, però, che la Regione possa democraticamente e efficacemente far ricorso a tutte le possibilità per affrontare attraverso la Conferenza delle autonomie, il modo migliore per uscirne. Nessuno si fa false illusioni anche se c’è chi accusa politiche antimeridionaliste e a filosofie secessioniste in grado di mutare, a pochi mesi dall’anno dell’Unità d’Italia, la mappa geopolitica del Paese. Vito Santarsiero, Vincenzo Folino, Salvatore Adduce, Vito De Filippo, Piero Lacorazza ,Giovanni Bonelli e Vincenzo |Santochirico parlano, spiegano, analizzano, profetizzano. Nessuno può negare che quel decreto cambierà la storia, nel bene e nel male, che modificherà sostanzialmente il modo di pensare e progettare le istituzioni anche se ancora il Governatore, provocato dal presidente della Provincia di Potenza a spiegare le ragioni del tentennamento sul ricorso alla Corte Costituzionale, lo chiarisce sostenendo che, se proprio sarà necessario, il consiglio verrà chiamato a decidere su questo passaggio. Lacorazza non lascia spazio a false illusioni quando dice che il Paese ha bisogno di recuperare efficienza, di risanare i conti. «Non si possono rosicchiare spazi di partecipazione democratica - avverte. Nessuno, in sintesi, se la sente di bollare con un aggettivo positivo questa decisione del Governo, come confermalo stesso Enzo Santochirico che in queste settimane prosegue il suo tour estivo a sostegno del nuovo Statuto regionale. Proposta unitaria, coinvolgimento delle comunità, spiega il consigliere e presidente della commissione, richiamando la classe dirigente regionale a farsi carico di una scelta che il Governo ha colpevolmente approvato senza tenere in alcuna considerazione le singole realtà. Vito Santarsiero torna sui temi che contribuiscono a remare contro un «La cultura che si oppone al Dna del Paese che vede , però, gli enti locali al centro dello sviluppo». Per il suo omologo materano il nodo sta tutto attorno al processo che il Governo sta portando avanti con l’accelleratore e che, se questa vicenda si concretizzerà, ci farà vivere una situazione anomalae per la Provincia rappresenterà una condizione particolare». Vincenzo Folino prende la parola per un richiamo ai fondamentali dell’unità politica e democratica. «Ci vuole grande prudenza- dice - e grande attenzione. Pensando alla scarsa efficienza e alla spesa pubblica eccessiva, rischiamo di tagliare dove c’è bisogno - e poi pronuncia la parola chiave - Dobbiamo trovare la via d’uscita nella concertazione". Antonella Ciervo

IL COMMENTO | La necessità d’esser e al passo con i tempi

NON piace a nessuno ma è praticamente una realtà. Il voto della Camera dei deputati sulla spending review, probabilmente scontato perchè condizionato dalla fiducia, darà il via libera definitivo al decreto che sancisce il riordino delle Province ed il venir meno per mancanza dei requisiti minimi, anche di quella di Matera. La Basilicata rimane con una Provincia unica e questo non sarà più tra qualche ora oggetto di dibattito. Quello che invece è nuovo ed interessante è come la Regione che dovrà gestire questo riordino intende comportarsi ed a quale obiettivo vuole giungere. Qui le parole del presidente della Regione Vito De Filippo pronunciate nell’ambito di una festa di partito a Miglionico sono il chiaro segno della direzione da prendere.Nonsolo del fatto che i prossimi mesi saranno quelli delle scelte, del futuro, della nascita probabilmente di qualcosa di nuovo. Ma anche la necessità di non accentrare, accorpare, unire tutto sotto un’unica voce ma cercare di vincere «la sfida per l’unità della regione» come la ha enfaticamente definita lo stesso De Filippo. La strada è quella indicata qualche giorno fa dai consiglieri regionali del Pd in una nota è quella che porta ad una Provincia unica a Matera e ad un capoluogo di Regione cioè Potenza. Non basterà probabilmente, di suo, a mantenere e confermare un approccio unitario di una nuova Basilicata che sta nascendo ma eviterà probabilmente di accumulare quei problemi e quelle divisioni di cui oggi non c’è assolutamente bisogno. De Filippo è parso deciso a seguire questa strada, non ha chiuso la porta al ricorso alla Corte Costituzionale ma quello è un risultato che arriverà, se arriverà, a prescindere dal ricorso lucano. L’idea sulla quale lavorare sembra un’altra, sembra quella della Provincia unica e dell’equilibrio all’interno della regione. Su come poi verrà questo risultato lo capiremo presto. p.quarto@luedi.it  

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