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Margherita Lopergolo

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MARGHERITA LOPERGOLO
27 Aprile 2014
La bellezza di essere chiamati a Cristo come esempio concreto di vita e amore
di Margherita Lopergolo

Cardinale Salvatore De GiorgiMATERA. Giovedì 8 Aprile 2014 a Matera,presso la Casa Cava, in via San Pietro Barisano , si è tenuto il convegno organizzato dal Serra International- Distretto 73 Puglia Basilicata - Club di Matera n. 463, sul tema: “La bellezza di essere chiamati a Cristo come esempio concreto di verità e amore”.
Il convegno ha avuto inizio con i saluti del presidente del Serra Club di Matera dott. Salvatore Milanese , il quale ha accolto Sua Eminenza il Cardinale Salvatore De Giorgi, Arcivescovo emerito di Palermo. Il presidente ha ricordato le finalità e gli scopi del Serra International , a partire dal favorire e sostenere le vocazioni ministeriali della Chiesa cattolica, all’incoraggiare e valorizzare le vocazioni alla vita consacrata nella Chiesa cattolica e, infine, ad aiutare i propri membri a riconoscere e rispondere, ciascuno nella propria vita, alla chiamata di Dio alla santità in Gesù Cristo per mezzo dello Spirito Santo. A seguire, l’intervento di Don Mimì Falcicchio, cappellano del Club di Matera, che ha parlato della Chiesa come pista di riflessione verso la via della bellezza.
Sono seguiti i saluti del governatore del distretto 73 , Angelo Pomes, che ricordando i 40 anni del Serra Club di Napoli ha riconosciuto i meriti ad ogni club per il servizio sociale ed il sostegno ai sacerdoti. L’avvocato Donato Viti, past president del Serra club Italia, ha ricordato con affetto e riconoscenza monsignor Franco Conese e il commendatore Mario Quinto, fondatori del Serra Club di Matera. Il dottor Franco Stella , presidente della provincia di Matera, ha fatto dono al Cardinale De Giorgi dell’orbicolare di Matera.
Monsignore Salvatore Ligorio ha introdotto con parole di gratitudine sua eminenza il Cardinale De Giorgi, il quale ha sottolineato l’importanza del Serra Club per la Chiesa e per la società e ha ricordato il suo fondatore frà Junipero Serra, che aveva ricevuto il dono di un vigore missionario straordinario. Attento alla realtà culturale degli indios , fu protettore e promotore della loro cultura e fu un annunciatore entusiasta della fede. Il Cardinale De Giorgi ha sottolineato la bellezza della vocazione cristiana , pur nei limiti umani, ogni professione è missione come risposta ad una chiamata di Dio, per partecipare alla salvezza del mondo . La vocazione è un dono affidato alla nostra libertà, è un atto di predilezione da vivere con la grazia dello Spirito Santo . Con la forza del Battesimo e della Comunione la missione diventa efficace e la bellezza divina diventa compito umano ed azione dello Spirito Santo.
Margherita LopergoloIl Cardinale ha sottolineato che per rispondere alla vocazione dobbiamo essere discepoli della verità di Cristo e missionari del suo amore. Si tratta di un nuovo protagonismo , in particolare del popolo di Dio. Importante la presenza delle donne e dei giovani che possono essere i migliori missionari: SENZA Maria non ci sarebbe stata la Chiesa che non può fare a meno della donna. Il ruolo materno della donna è necessario (come quello maschile). La donna non può che avere il volto di Maria. Per fare questo è necessario l’ascolto , la conoscenza e l’approfondimento: in Italia è diffusissima l’ignoranza religiosa ( solo il 30% della popolazione conosce la Bibbia) .
La prima motivazione alla missione è la consapevolezza che il Signore ci ha chiamato , vuole servirsi di noi , ci dona al popolo per essere suoi testimoni. Lo stile missionario di Gesù, continua De Giorgi, è lo stile dell’amore : condivisione, misericordia, contemplazione . Col Vangelo gustiamo la bellezza di Cristo che si curva su tutti , su tutte le sofferenze e muore per noi. Il Cardinale ci esorta a condividere la vita con tutti, a collaborare con le loro necessità; donandoci agli altri sentiamo di più il rapporto con Dio.
In questa società che va alla deriva noi dobbiamo intensificare l’impegno e non dobbiamo mai perdere la speranza perché Dio, risorgendo, ci ha dato la speranza . Come sostiene il Papa, dice il Cardinale De Giorgi, bisogna essere vicini ai poveri: Gesù è vissuto povero e la sua povertà ci ha arricchito. Secondo De Giorgi la società deve essere fondata sulla roccia dell’amore. E’ necessario, inoltre, intensificare la preghiera per rinvigorire la gioia della fede e la bellezza e l’entusiasmo della missione: la preghiera è fondamentale, se non preghiamo cadiamo nella mondanità.
Egli ha elencato tre motivi alla base della crisi di vocazioni:
1- denatalità
2 - cause soggettive: crisi della famiglia e del primario impegno educativo
3- negatività delle nuove generazioni abbandonate a se stesse .
Il Papa ha indetto l’11 Maggio la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. Nel salutare i Serrani di Matera l’Arcivescovo di Palermo De Giorgi ha invitato alla preghiera e in particolar modo alla recita del Rosario. Infine , nel rispondere alle domande della preside dell’ Istituto Comprensivo ’ F.Torraca’ di Matera , dott.ssa Maria Luisa Sabino e alla poetessa Margherita Lopergolo, ha esortato la scuola, la famiglia e la parrocchia a lavorare insieme per correggere questa società sbagliata, fondata sull’avere e non sull’essere: la famiglia ha bisogno di ricostruirsi, se salviamo la famiglia salviamo la società, salviamo i nostri figli che sono allo sbando . Dobbiamo avere il coraggio di non arrenderci, come gli Apostoli dobbiamo insistere con la nostra testimonianza di genitori, educatori, insegnanti, perché forte è la lotta del male ma più forte è quella del bene.
Il messaggio del Cardinale è stato molto forte e illuminante: poiché per l’uomo la vita sociale non è qualcosa di accessorio , l’uomo cresce in tutte le sue doti e può rispondere alla sua vocazione mediante la relazione con gli altri , i mutui doveri, il colloquio con i fratelli. Nella società contemporanea, tutta ripiegata su di sé nella difesa ossessiva dei propri interessi riscoprire nel volto di ogni uomo il volto di Gesù Cristo è vero esercizio di Cristianesimo. Affermare, rivendicare, difendere, promuovere la comune discendenza divina dell’umanità è oggi segno di contraddizione rispetto ai valori che l’epoca contemporanea va diffondendo. C’è bisogno di autentici testimoni di fratellanza: persone che sappiano stabilire relazioni quotidiana aperte, fiduciose, che sanno affermare la dignità della vita in tutte le sue forma. La nostra umanità è segnata dal peccato, dall’egoismo , da cui ci liberiamo con l’aiuto della Grazia e non da soli . La vita della comunità cristiana può divenire luogo prezioso di formazione: imparare a intravvedere volti fraterni laddove vengono visti solo volti anonimi è forse il grande miracolo che può salvare l’umanità dalla perdita di sé e della propria dignità .
La serata si è conclusa con l’esecuzione di alcuni brani eseguiti con grande maestria da : Clemente Giusto alla chitarra, Vincenzo Labarbuta alla tastiera, Anna Giusto al violino e Maria Grazia Carrieri voce (soprano). Margherita Lopergolo

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