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Giacomo Amati

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GIACOMO AMATI
La Gazzetta del Mezzogiorno
28.09.2010
Le prodezze di Andrulli non aiutano il Miglionico che paga alcune ingenuità
Michelangelo Piccinni ((Foto: Miglionicocalcio.it)Miglionico. Prime ombre per il Miglionico che, a conclusione della sfida con l’Atella, ha subito la seconda sconfitta (2-3) casalinga. Lo sviluppo della gara è stata condizionata sia da alcune disattenzioni difensive dei miglionichesi sia da una discutibile decisione dell’arbitro in occasione del calcio di rigore decretato a favore degli ospiti per un presunto fallo di gioco che sarebbe stato commesso da Luigi Sabatelli. «Nella circostanza - precisa il dirigente Michelangelo Piccinni - si sono scontrati fortuitamente due giocatori dell’Atella, ma nessuno dei due è stato ostacolato dal nostro difensore». Non si può negare, però, che il Miglionico ha disputato un orribile primo tempo, finendo col subire due gol:il primo a conclusione di una caotica azione in mischia; il secondo, in pieno recupero, per un tiro da fuori area. Determinata e coraggiosa, invece, è stata la squadra di mister Nicola Motta nel corso della prima frazione della ripresa, quando ha messo alle corde gli ospiti, esibendo un gioco corale e una manovra d’attacco più incisiva. Poi, grazie anche a due prodezze del funambolico Vincenzo Andrulli, ha raggiunto meritatamente il pareggio. A questo punto, però, i miglionichesi, pur giocando in superiorità numerica, per l’espulsione di un avversario, ha mollato proprio sul più bello. Errore fatale, pagato a caro prezzo. Cosa non ha funzionato nel Miglionico nell’ultimo quarto d’ora del match? «Abbiamo subito una vera beffa - sottolinea Piccinni - perdendo una partita che, quanto meno, avremmo potuto chiudere in parità. Dopo aver rimontato i due gol di svantaggio, forse, abbiamo avuto quasi la paura di vincere. Oppure, la squadra ha finito col pagare il peso della stanchezza». Cosa insegna l’epilogo di questa partita? «Ci fa capire - conclude - che in un torneo come questo non sono ammesse ingenuità». Giacomo Amati

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