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Giacomo Amati

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GIACOMO AMATI

24 Settembre 2014
Miglionico
Operazione verità sul tema della Tasi
di Giacomo Amati

MIGLIONICO. Operazione verità sul tema della Tasi (Tributo amministrativo per i servizi indivisibili, a carico dei proprietari e possessori degli immobili), la nuova tassa comunale che la locale Amministrazione comunale di centrosinistra, guidata dal sindaco Angelo Buono (Pd), ha introdotto in virtù della legge statale sulla Stabilità. Quali sono state le ragioni che hanno indotto la civica assemblea, col voto contrario della minoranza del gruppo M5S, a deliberare l’aliquota della Tasi nella percentuale del 2,5 per mille,Angelo Buono rispetto a quella base (1 per mille)? “Il motivo è semplice – spiega il sindaco Buono – è riconducibile al taglio dei trasferimenti statali, cioè dei finanziamenti: il nostro Comune, negli ultimi quattro anni, è stato costretto a subire una drastica “cura dimagrante”: nelle nostre casse sono arrivati circa quattrocentomila euro in meno di risorse economiche elargite dallo Stato, il che ha comportato, di conseguenza, una forte limitazione della nostra capacità di intervento relativamente all’erogazione dei molteplici servizi comunali che, comunque, sono stati garantiti tra innumerevoli sacrifici di natura economica. Da qui il dovere di attuare una politica finanziaria obbligata, caratterizzata da due principi guida: sono stati quelli del risparmio e dell’austerità”. Però, nell’ultima campagna elettorale amministrativa (quella dello scorso 25 maggio) era stato affermato l’impegno, da parte del gruppo di centrosinistra, volto a ridurre la pressione fiscale. “Il nostro obiettivo di fondo è questo – precisa Buono – ma oggi, non potendo fare ancora affidamento con certezza sui vari e virtuosi progetti di politica economica già avviati ( fotovoltaico e pubblica illuminazione), per tenere i conti economici del bilancio comunale in regola, non potevamo fare diversamente e siamo stati costretti ad alzare l’aliquota della Tasi”. Che dire dei 166 mila euro incassati di recente dal Comune per la vendita di alcuni immobili e terreni comunali? “Indubbiamente, questa somma, per adesso incassata solo nella misura del 50%, rappresenta una preziosa boccata d’ossigeno, però non può essere utilizzata per pagare la spesa corrente, ma solo per fare investimenti o manutenzione del territorio comunale”. Si prevede che il Comune debba incassare dal pagamento della Tasi circa 95 mila euro: cosa c’è all’orizzonte per i cittadini miglionichesi? “Presto i conti comunali miglioreranno – conclude il sindaco – bisognerà stringere la cinghia ancora per un paio di anni; poi, quando, fra due anni, avremo finito di pagare alcuni mutui, potremo ridurre le tasse comunali: nel 2016 vedremo la luce”. Giacomo Amati

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