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Giacomo Amati

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GIACOMO AMATI

4 Gennaio 2014
MIGLIONICO
Longevità sempre più lunga nella comunità
di Giacomo Amati

MIGLIONICO. Longevità sempre più lunga nella comunità. A fronte di una popolazione residente in paese, costituita da 2521 abitanti (1263 donne e 1258 maschi), il numero totale di quelli anziani, con un’età compresa tra i 60 e i 102 anni, è di 735, di cui 399 sono donne e 336 sono maschi ( con una percentuale che oscilla intorno al trenta per cento). Questi dati, che ci sono stati forniti dall’impiegata comunale Luisa Lascaro, responsabile dell’ufficio anagrafe del Comune, rivelano una verità essenziale: la popolazione miglionichese si scopre sempre più popolata da persone anziane che, nell’accezione biologica del termine, sono coloro che hanno raggiunto i 60 anni d’età. Ovviamente, nessuno pensa di far coincidere la vecchiaia fisica con quella psicologica. E’ risaputo che l’età anagrafica di una persona non corrisponde al suo grado di senescenza. Analizzando più da vicino i dati, si scopre che in paese sono in vita due centenari, entrambi donne: si tratta di Maria Santa Mucci (102 anni), nata a Miglionico il 1 luglio del 1912, e Adelina Maria Teresa Ventura (101 anni), nata a Miglionico il 27 maggio del 1913. Oltre alle due centenarie, nella comunità, ci vivono altre 18 persone contrassegnate da un’età compresa tra i 90 e i 100 anni: 13 sono donne e 5 sono maschi. Tra quest’ultimi, il più longevo è Domenico Delfino Davide Giannella (96 anni). A seguire, tra gli anziani d’età compresa tra 81 e 90 anni, se ne contano 134, di cui 45 sono maschi e 89 sono donne. Esplorando ulteriormente il dato anagrafico, si prende atto che coloro che hanno un’età compresa tra i 71 e 80 anni sono 208, di cui 101 maschi e 107 donne. Decisamente più numerosa è la fascia di quella popolazione di persone che è compresa tra i 60 e i 70 anni: se ne contano 373: 185 sono i maschi e 188 sono le donne. Gli anziani, quindi, sono sempre più numerosi all’interno del tessuto sociale miglionichese. Un dato di fatto che è la conseguenza diretta di due fattori: il primo è costituito dal prolungarsi della vita dell’uomo; il secondo, invece, è correlato alla parsimonia delle nascite. Come vengono “guardati” i vecchietti miglionichesi? “Nei loro confronti – dichiara il sindaco Angelo Buono – c’è la massima attenzione e riguardo da parte di tutti, sia dei loro familiari che delle istituzioni e delle agenzia culturali ed educative presenti sul territorio. Gli anziani vengono considerati una risorsa, sotto ogni profilo”. Non vivono in una sorta di “apartheid”, né in solitudine, ma in piena libertà: quella libertà che deriva loro dalla consapevolezza di poter scegliere di non essere sempre competitivo.  Giacomo Amati

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