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Giacomo Amati

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GIACOMO AMATI

28 Settembre 2012
Domenica la “Sagra dei fichi secchi”

MIGLIONICO. Un profumo inebriante di fichi secchi messi in forno e leggermente abbrustoliti si diffonde da piazza Castello per le strade adiacenti. E’ il segnale inequivocabile che in paese, come da tradizione, nell’ultima domenica di settembre, si festeggia la “Sagra dei fichi secchi”. Promossa dalla locale sezione della Pro Loco, col patrocinio del Comune e dell’Apt di Basilicata, la festa dei fichi sarà inaugurata questa mattina, prima domenica d’autunno, alle 10, nella Corte del castello del Malconsiglio, dal sindaco Angelo Buono( Pd). “Sarà una giornata di festa – dichiara il presidente della Pro Loco, Vito Amati – dedicata alla nostra tradizione gastronomica più conosciuta in ambito regionale. Saranno esposti numerosi stand, ricchi di confezioni di fichi di ogni tipo: da quelli freschi, raccolti in mattinata, con buccia verde, nera o gialla con polpa rossa o bianca, ai fichi essiccati al sole a quelli posti in forno a bassa temperatura, dal caratteristico colore bruno, con elevato tenore zuccherino, dall’inconfondibile e prelibato sapore leggermente nocciolato che li rende uno dei prodotti maggiormente apprezzati della gastronomia del Materano”. Parecchi saranno anche gli espositori, non solo locali, ma provenienti anche dai paesi viciniori, da alcuni del Potentino e persino dalle regioni limitrofe, dalla Puglia alla Calabria. Il fico è un frutto d’eccellenza di Miglionico. Non è un caso, del resto, che agli stessi abitanti del paese, proprio in virtù della predilezione per la degustazione dei fichi, sia stato attribuito il particolare soprannome di “pappaculumbriedd’”, ovvero di ghiotti divoratori di fichi, sia di quelli “j’ttat (gentili) con buccia gialla o verde e polpa gialla o rossa, sia dei “fich’ cantan” (cantani), con buccia verde e polpa rossa. La loro produzione è enorme. Le piante dei fichi vengono coltivate in tutte le contrade dell’agro, anche in quelle con coltura a vocazione seminativa e persino in alcuni fondi utilizzati come pascolo. In definitiva, la “Sagra dei fichi” rappresenta un’occasione golosa per assaporare un frutto delizioso che è ricco di vitamine, sali minerali e possiede importanti proprietà digestive. Abbrustoliti al forno e conservati in vasetti di vetro, i fichi farciti con mandorle oppure con noci conservano tutte le caratteristiche organolettiche. Imperdibile è anche la degustazione del prelibato cotto dei fichi, un’autentica delizia, un vero e proprio nettare: è uno sciroppo denso, di colore scuro che si ottiene cuocendo i fichi in acqua per permettere agli zuccheri, contenuti nel frutto, di sciogliersi. Il cotto viene utilizzato molto sia per condire vari tipi di biscotti sia il pane o le fette biscottate. Se ne ricava un’autentica prelibatezza, tradizionalmente considerata il “dolce dei poveri”. Si prefigura, insomma, una festa imperdibile, soprattutto per chi non ha problemi di dieta e non sa resistere alla gioia del palato per un frutto che si trasforma in un dolce assolutamente genuino. Giacomo Amati

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