Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

4.12.2016

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MIGLIONICO
Cervelli in fuga tornano a casa per coltivare la terra

MIGLIONICO. “Cervelli in fuga tornano a casa per coltivare la terra”. Pistacchi, melograni, canapa, zafferano, rafano e olio. Un’agricoltura nuova, fra tradizione e innovazione. Molti dei protagonisti sono giovani che sono andati via dalla Basilicata per studiare o lavorare e hanno trovato il modo per tornare. (Fonte La Gazzetta Del Mezzogiorno del 4 dicembre 2016). “Un ingegnere civile, Nicola D’Onofrio, 30 anni, di Pisticci, una cooperativa e un gruppo di ragazzi che non vuole rassegnarsi – scrive Piero Miolla – In Basilicata si torna a coltivare la terra, magari sperimentando nuove culture”. L’ing. pisticcese D’Onofrio ha impiantato il pistacchio di Bronte in contrada “Malabocca”, tra Montalbano Jonico e Craco: 650 piante di pistacchi di Bronte distribuite su due ettari di terreno; a Salandra, invece, una cooperativa ha puntato sui melograni; a Montemurro, poi, un gruppo di giovani, non solo lucani, ha intuito che lo zafferano e il rafano possono essere le colture del futuro, tali da portare loro anche un reddito. I pistacchi sono stati impiantati anche a San Mauro Forte, dove sono arrivati pure i melograni, presenti, del resto anche a Bernalda. A Oppido Lucano è stata creata una piantagione di canapa. In Basilicata, quindi, si torna a coltivare la terra. Del resto, la nostra regione ha una spiccata vocazione agricola. Poi, i provvedimenti legislativi a livello europeo, nazionale e regionale offrono degli incentivi economici a chi torna a coltivare la terra e a produrre. Il ritorno all’agricoltura, allora, potrebbe essere la via maestra per uscire dal tunnel della crisi, finanche dalla cosiddetta “fuga dei cervelli”. Giacomo Amati

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375