Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

4 Luglio 2017

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La solitudine inizia a 40 anni
 

MIGLIONICO. “La solitudine inizia a 40 anni. Gli amici diminuiscono, i figli (se ci sono) cominciano a crescere. E’ questa l’età in cui si impenna il tempo trascorso con se stessi”. Secondo una ricerca condotta per conto dell’ufficio statistico del Dipartimento del Lavoro americano dopo i 40 anni si è più soli. Dopo i 30 anni cala il tempo trascorso con gli amici e aumenta quello con i figli. A 40 anni crolla il tempo riservato ai figli e s’impenna quello riservato a se stessi. A 60 anni si smette di uscire con i colleghi per favorire i propri partner. Dopo i 35 anni si inizia a dedicare meno tempo ai fratelli, parenti e amici. “Più invecchiamo – scrive Leonard Barberi sul Corriere della Sera del 28 giugno 2017 – più trascorriamo il tempo con la persona che vediamo allo specchio (noi stessi). A 40 anni comincia la solitudine”. Come mai? “Inizia il periodo del disincanto, ma anche quello dei primi dolori, come la scomparsa dei genitori”. Per scacciare la solitudine c’è chi punta sull’idolatria del corpo, allora vedi certo coetanei andare in palestra convinti di rimandare la vecchiaia. Non siamo attrezzati ad affrontare il corpo che inizia a cedere. Dopo i 40 anni si vive anche il momento della selezione. “Si filtrano le relazioni, si bada di più alla qualità”. E ci si concentra sulle cose che contano. Giacomo Amati

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375