Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

10 Luglio 2017

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Noi, donne siuscià (lustrascarpe) a Palermo
 

MIGLIONICO. “Noi, donne sciuscià (lustrascarpe) di Palermo”. Sfida ai pregiudizi. A Palermo l’associazione Confartigianato ha selezionato 12 lustrascarpe per rilanciare questo vecchio mestiere sempre praticato dai maschi. Per la prestazione sono richiesti 5 euro. Tra i 12 anche due donne: Enza Lo Giudice, single, che lavora nei pressi del Teatro Massimo, e Patrizia La Rosa, una figlia, fino a qualche anno fa impiegata in una ditta privata. Il mestiere del lustrascarpe, un tempo diffuso in gran parte del mondo, sta sparendo in Europa e nel Nord America. Oggi viene considerato un espediente più che un vero lavoro. “Con lo sciuscià di Vittorio De Sica – scrive Felice Cavallaro sul Corriere della Sera del 5 luglio 2017 – non hanno niente a che vedere. E, nemmeno con i ragazzi neri che a New Orleans ballano il tip tap per strada offrendosi per lucidare le scarpe. Ma con i loro seggioloni simili a troni piazzati fra zone pedonali e piazze affollate da turisti ecco a Palermo i magnifici 12 lustrascarpe selezionati da Confartigianato per rilanciare questo vecchio mestiere sempre praticato dai maschi, ma adesso approdato di fronte al famosissimo bar Mazara e davanti al Tribunale con due donne a spazzolare, lucidare, impomatare”. Due signore oltre la quarantina. A tanti, a tante sembra brutto che a spazzolare le scarpe a un uomo sia una donna. Ma è l’effetto di una mentalità gretta. Non si dovrebbe ragionare in questo modo. Altro che emancipazione. Siamo alla pari: non si sono accorti di tassiste, camioniste, autiste di bus? Giacomo Amati

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375