GIACOMO AMATI

7 Marzo 2018

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Vincono il M5S e la Lega. Perde il PD

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MIGLIONICO. Vittoria e sconfitta. Questa volta, dopo l’esito elettorale di domenica scorsa (4 marzo 2018), si conosce chiaramente chi ha vinto e chi ha perso le elezioni politiche. Ecco il dato numerico. Senato: Centrodestra 129 seggi (37,5%), M5S 115 (32,2%), Centrosinistra 50 (23%), Leu 8 (3,3%), altri 13. Totale seggi 315, maggioranza richiesta 158. Camera: Centrodestra 245 (37%), M5S 226 (32,7%), Centrosinistra 135 (22,9%), Leu 16 (3,4%), altri 8. Totale seggi 630, maggioranza richiesta 316. Carissimo politologo Lascaro, dal quadro riassuntivo emerge subito un dato oggettivo: nessuna forza politica è in grado, da sola, di formare il nuovo Governo. Hanno vinto il M5S e la Lega; hanno perso tutti gli altri partiti in competizione. Quali sono le ragioni che sottendono l’esito di queste elezioni? E quali sono i motivi che hanno determinato la “caduta degli dei”? Ha vinto il “populismo” del M5S e della Lega, ma il concetto di “populismo” ha una valenza negativa o positiva? Quali potrebbero essere gli errori più gravi commessi dal Pd di Renzi? Dopo il voto del 4 marzo ha ancora senso parlare di ideologia di Sinistra e di Destra? Il successo del M5S può essere spiegato solo con la promessa del “reddito di cittadinanza” per nove milioni di italiani? E che consistenza può avere l’accusa rivolta al Pd di Renzi di essere diventato il partito dei “petrolieri, dei banchieri, della borghesia, delle “elite” e di aver perso di vista i bisogni reali delle persone”?

Created by Antonio Labriola-Mail - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375