CLASSE PRIMA SEZ. I

SCUOLA MEDIA STATALE "N. FESTA" - SUCCURSALE PIAZZA S. AGNESE - 75100 MATERA - TEL. 0835 310041

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LA DONNA DI CASA

Dal testo Economico di Senofonte. In quest'opera sono contenute le istruzioni per la padrona di casa.

La divinità ha secondo me adattato la natura della donna alle occupazioni e ai lavori che si svolgono in casa e quella dell'uomo ai lavori e alle occupazioni che si svolgono fuori. Per una donna è più onorevole restare in casa che uscire, per l'uomo è più vergognoso restare in casa che curare gli affari fuori. Se qualcuno si comporta in modo contrario ai progetti della divinità questo disordine non sfugge allo sguardo degli dèi e sì è puniti di avere trascurato il proprio dovere o eseguito azioni da donna.

Tu dovrai restare a casa, far partire insieme gli schiavi che lavorano fuori e sorvegliare quelli  che lavorano in casa, ricevere ciò che avranno portato, distribuire il denaro della spesa, pensare in anticipo a ciò che dovrà essere messo da parte, e badare di non fare in un mese le spese previste per un anno.

Quando ti porteranno la lana, bisognerà badare che si confezionino abiti per quelli che ne hanno bisogno e che il grano delle provviste non si rovini.

Se uno schiavo si ammala devi badare che egli riceva tutte le cure.

Per realizzare il suo progetto Clistene distribuì le trittìe in dieci tribù, ognuna delle quali doveva contenere al suo interno una trittìa della pianura, una della montagna e una della costa. Poi assegnò a ogni trittìa il diritto a un solo voto per eleggere i magistrati.
Quale sarà la conseguenza? Che, all'interno di ciascuna tribù, i due voti della montagna e della costa si trovano inevitabilmente d'accordo e battevano due a uno il voto della pianura.
Ogni anno, quindi, le dieci tribù eleggevano magistrati favorevoli alle categorie più disagiate o più interessate ai commerci, contrari agli interessi degli aristocratici, che vivevano di rendita e volevano unicamente conservare e ampliare le proprie estensioni di terra.

La sua costituzione verrà ulteriormente democratizzata dalle rifome dell'età di Pericle (dal 462 in poi).

Atene, che era anche la città principale della regione, era l'antico centro degli Ioni indoeuropei; nato in età Micenea, era cresciuto nell'<Età buia> senza essere toccato dalle migrazioni dei Dori.

Testo multimediale eseguito dalla prima sez. I nell'attività laboratoriale di alfabetizzazione informatica - A.S. 2002-03 - Prof. Antonio Labriola

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