|
|
CLASSE PRIMA SEZ. I |
|
![]() |
| Prima pagina | Attica | Arconti | Solone | Pisistrato | Clistene | Ecclesia | Ostracismo | Bulè | Strateghi | Donne | Donna di casa | Aspasia | I meteci | Gli schiavi | Pericle | Educazione | |
GLI SCHIAVI
Fu in Grecia, con la fondazione della polis, che la schiavitù divenne un elemento basilare della società. La ragione è semplice: chi aveva diritto alla cittadinanza era occupato quotidianamente nell'attività militare o in quella politica (nelle Assemblee allargate, nei Consigli ristretti, nelle magistrature); perciò non aveva più tempo per coltivare i campi, allevare il bestiame, estrarre materie prime dalle miniere. Per rifornire
le poleis di tutti gli schiavi
necessari non bastarono più né le I Greci considerarono lo schiavo come un semplice oggetto o come un animale. Uno dei nomi con cui veniva chiamato era tetràpoda, <quadrupede>. Gli schiavi quindi potevano essere comprati e venduti ad arbitrio del padrone, come un mulo o un terreno. Non avevano diritti, erano considerati merce e potevano essere venduti, affidati, dati in pegno. Ucciderli era stato un reato di modesta entità, punito con una multa. Potevano avere una compagna e dei figli, ma la loro unione non aveva valore legale e il padrone poteva smembrare le loro famiglie come meglio credeva, separando le madri dai figli, i fratelli dai fratelli. Testo multimediale eseguito dalla prima sez. I nell'attività laboratoriale di alfabetizzazione informatica - A.S. 2002-03 - Prof. Antonio Labriola |
Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9 - 75100 Matera - Tel. 0835 310375 |