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ANTONIO CENTONZE


21 Novembre 2012

Istituto Comprensivo “Don Donato Gallucci”
Miglionico torna al brigantaggio

Foto: Antonio Centonze (ACe)MIGLIONICO. Briganti a Scuola, non per studiare. Ieri il salone dell’Istituto Comprensivo “Don Donato Gallucci” ha fatto da sfondo ad una giornata particolare. Il Brigantaggio è tornato a scuola, per essere, con metodologie diverse, studiato, analizzato, compreso. Un’esperienza scolastica, laboratorio di storia, ha portato gli allievi della locale Scuola secondaria di I grado a partecipare ad un progetto POF che ha avvicinato alunni e docenti alla “cultura” del brigantaggio lucano, quello di Carmine Donatelli detto Crocco. Per chiarire dubbi, approfondire conoscenze ed assecondare le curiosità dei ragazzi, nella giornata conclusiva del progetto è stato chiamato lo storico Pietro Varuolo, esperto di storia regionale ed autore tra l’altro del libro “Il volto del brigante. Avvenimenti briganteschi in Basilicata(1860-77)” edito da Mondadori. Subissato da domande, l’esperto ha colmato lacune e curiosità  con una montagna di documentazione accumulata in anni di studi. Al progetto hanno dato il loro apporto i ragazzi della classe 3A: Rocco Asprella, Rosita Bevilacqua, Maira Calviello, Tommaso Calviello, Francesca Carioscia, Raffaele Dimarsico, Stefania Ditrinco, Giuseppe Finamore, Federico Guida, Valentina Guidotti, Angela Liuzzi, Marianna Loglisci, Domenico Pavese, Arianna Monaco, Maria Perrone, Antonio Ragone, Vincenzo Ventura insieme ai ragazzi di 2A: Giuseppe Acito, Erica Borelli, Cristiano Dambrosio Clementelli, Cristina Delcastello, Giuseppe Finamore, Andrea Grasso, Lorena Matera, Alessio Pinto, Grazia Ragone, Gianpaolo Santorsola, Alessio Ventura. “Studiando è raro incrociare argomenti che riguardano esclusivamente la nostra regione. Il Brigantaggio è stato per noi un’occasione per scoprire un aspetto suggestivo della storia lucana che ha generato in noi tutti, interesse e curiosità” - specifica Federico Guida. Con la guida della prof.ssa Rosa Maria Difigola i ragazzi si sono calati nei panni di “storici” cimentandosi nella faticosa ricerca fra documenti cartacei e multimediali, per portare alla luce i nomi dei briganti miglionichesi dell’epoca. Calluso, Carretta, Marinaro, Munno, Musillo quelli evidenziati. Cognomi  ancora oggi presenti a Miglionico, magari lontani parenti. Oltre all’analisi storica del brigantaggio, dalle sue origini lungo il corso dei secoli, la scolaresca si è soffermata in particolare su quello postunitario. “E’ stato entusiasmante –specifica Andrea Grasso -calarci nei panni di alcuni briganti e brigantesse come Carmine Crocco, Ninco Nanco, Domenica Piturri, Arcangela Cotugno. Delineare e descrivere in prima persona le loro caratteristiche, i loro caratteri, le loro abitudini comportamentali e le armi e abbigliamenti posseduti ci ha permesso di comprendere la povertà, la rabbia, il senso di ribellione, la voglia di libertà e giustizia che alimentava l’animo di un brigante.” Immagini e documenti storici proiettati su uno schermo, musiche storiche e canti sui briganti, preparati dalla prof.ssa Mariella Galasso e dal prof. Paolicelli, hanno portato tutta la platea, insieme al dirigente Amati, indietro di 150 anni. Antonio Centonze

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