Che 48...quelli del 48'

 

MIGLIONICO. “Che 48… quelli del ‘48”. E’ stata una giornata di gioia, divertimento ed uno spolverare continuo di ricordi e aneddoti con un pizzico di nostalgia e finanche qualche lacrima, quella vissuta domenica dai nati miglionichesi del 1948. L’Italia da Stato Monarchico era divenuto da qualche anno Stato Repubblicano. Nati sotto la Repubblica, nell’anno dei due presidenti del Partito Liberale Italiano, Enrico De Nicola dal 1 gennaio al 12 maggio cui successe Luigi Einaudi. I nati miglionichesi del 1948, si sono dati appuntamento per festeggiare i loro 70 anni, presso “L’Assiolo” sulle acque del Lago di San Giuliano. Un incontro fortemente voluto ed organizzato da Giuseppe Perrone che si è preso la briga di ricercare e contattare tutti i nati dell’anno per invitarli ad una giornata di festa. Molti di quell’anno, emigrati anche oltre oceano, ed impossibilitati a partecipare fisicamente, sono stati ben lieti di aver avuto l’invito e la comunicazione della giornata di festa. L’elenco dei loro compagni di classe ha ravvivato in loro il ricordo di quegli anni, per un verso triste per il dopoguerra e per un verso denso di felicità nostalgica per i ricordi degli affetti e di quell’amicizia semplice ed indelebile. Alla giornata sul lago hanno aderito in tanti. Elegantissime le donne: Anna Colamonaco, Caterina Uricchio, Margherita Grande, Michelina Recca, Anna Maria Canterino, Pierina Giannella e Antonietta Canterino che ha sciorinato ricordi del passato per tutti. Fra gli uomini oltre ai miglionichesi Nino Consoli, Ferdinando Aspriello, Pinuccio Dalessandro, Emanuele Dibrizio, Angelo Cammarota, Raffaele Purgatorio, Domenico Marinaro, Carmine Antonio Caputo, Giuseppe Capozzi, Michele Sollecito, Vincenzo Bevilacqua, Prospero Guidotti e Giuseppe Perrone anche Michele Contini giunto da Ferrandina, Mario Lopergolo da Torino e Giuseppe Comanda da Roma. E proprio quest’ultimo ha ideato l’oggetto ricordo con la dicitura “Non ho 70 anni ma 21 con 49 d’esperienza”, apprezzato da tutti. Una lunga serie di “Noi che” per ricordare gli anni vissuti: noi che le nostre vacanze erano a settembre a raccogliere i fichi; andavamo a vedere la tv dai vicini di casa; a scuola c’erano le femmine da una parte ed i maschi dall'altra; a scuola si moriva di freddo ed il braciere era della maestra; scrivevamo con il pennino e calamaio; andavamo a riempire l'acqua alla fontana per incontrare il fidanzato; se andavamo al cinema avevamo la scorta (fratello, cugino); si mangiava la carne solo a San Pietro; i giochi erano il cerchio e martellina, ciucch e mannedd, cing e nell (cinque pietre); non avevamo il cellulare e si urlava da un orto all'altro. Momenti di vita che hanno strappato sorrisi e qualche lacrima con la voglia di rivedersi.

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375