ANTONIO CENTONZE

8 NOVEMBRE 2020

E-Mail

Home

Index stampa locale e nazionale

Stampa pagina

"Infangati", la passione per i pedali non ha limiti

MIGLIONICO. Infangati fra valli e colli del Malconsiglio. Nei piccoli borghi, condivisione è la parola d’ordine soprattutto nello sport. Sport e passioni che, coinvolgono all’inizio singole persone ma che, spesso, ne coinvolgono altre facendo si che la passione diventi di gruppo. Ed è quello che è accaduto ad un gruppo di ciclisti che si sono dati il nome particolare di “Infangati”. “Il nome nasce da un biker – specifica Gaetano Tubito, tra i fondatori del gruppo, che usava lubrificare la sua bici nelle pozzanghere di fango. Da questa sua caratteristica nacque l’idea di denominarci in questo modo vista anche la nostra voglia di essere, oltre che appassionati della due ruote, anche spiritosi e carichi di energia e desiderio di divertirsi facendo sano movimento nella natura”. Il gruppo degli “infangati”, nei primi anni, era composto da 6 amici che erano simpaticamente soprannominati “quella sporca mezza-dozzina” parafrasando il titolo di un film degli anni ‘70. Una sporca mezza-dozzina cresciuta di anno in anno, con altri appassionati fino a diventare la “Pro Bike Infangati”, un gruppo affiatato di una trentina di persone di Miglionico e di Pomarico, appartenenti a diverse fasce d’età. Fra gli over 50, Michele Ciancia, Mimmo Finamore, Andrea Colangelo, Claudio Centonze, Michele Finamore; over 40, Gaetano Tubito, Antonio Digioia, Giovanni Cascione, Giuseppe Damone, Michele Consoli, Niko Caputo, Vito Michele Lopergolo mentre tra i 20 e 40 anni ci sono: Pasquale Auletta, Alessandro Munno, Emilio Vesia, Antonio Munno, Domenico Tubito, Vito Varuolo, Vincenzo Liccese, Nicola Orlandi, Giuseppe Agneta, Francesco Uricchio. A seguire gli adulti, una pattuglia di promettenti infangati minorenni: Carmine Adduce, Antonio Cirella, Tommaso Lorusso, Antonello Marsilio e Raffaele Tubito, il più piccolo del gruppo con i suoi 13 anni. Ciclisti che spesso, preferibilmente la domenica, si cimentano su percorsi sterrati che guardano le colline di Cencree. Il bosco della Manferrara, la zona di monte Acuto, bosco Coste e i dolci pendii che portano al Lago di San Giuliano, sono i percorsi da loro preferiti per escursioni salutari nel silenzio della natura fra panorami agresti e con la solo spinta delle loro gambe sui pedali. “Tra le uscite particolari ed emozionanti – aggiunge Michele Finamore, è da ricordare il percorso del “Pecorone”. Oltre 50 bikers di gruppi diversi, in un’immersione nella natura e nel passato sulla vecchia ferrovia calabro lucana che va da Pecorone a Lagonegro oggi adibita a pista ciclabile. Particolare anche l’escursione fatta a Melfi nel percorso “Un giorno da Brigante”, un andirivieni di tratti sterrati nelle montagne del Vulture Melfese”. Diverse sono le esperienze di condivisione avviate con gruppi di altre realtà, anche pugliesi (Mottola, Gioia, Casamassima), giunte al Malconsiglio.

Created by Antonio Labriola-Mail - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 31037