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Stemma della famiglia Guida

FAMIGLIA GUIDA
AVV. GIROLAMO GUIDA
(Fratello di Don Gino Guida)

 
Album fotografico n. 1 della famiglia Guida; le foto, risalenti agli anni Trenta, furono rinvenute in località Tre Confini, nei pressi della masseria Guida, in un fossato, da Giovanni Cesari

Album fotografico n. 2 della Famiglia Guida: le foto mi sono state inviate dalla Prof.ssa Violante Fornella

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Stemma fam. Guida

Ringrazio per la collaborazione l'Avv. Ettore Lonigro e la Prof.ssa Violante Fornella

L'Avv. Girolamo Guida, figlio dell'Avv. Francesco Guida, fu un valente musicista e compose, tra l'altro, una marcia militare per banda "Principe di Napoli" che spesso veniva suonata dalla banda di Miglionico ed anche "sotto il Palazzo Reale a Roma dalla Banda dei Carabinieri" (vedi testimonianza del fratello Giovannino Guida). Lo spartito mi è stato gentilmente inviato dalla nipote, Violante Fornella, figlia di Maria Guida e dell'avv. Nicola Fornella.
Il file musicale della marcia è stato realizzato dal mio amico Prof. Luigi Signorella, docente di Educazione Musicale nella Scuola Media Statale "F. Torraca" di Matera.
Per ascoltare la marcia clicca qui; per vedere lo spartito musicale clicca qui.
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Notizie sulla vita dell'Avv. Girolamo Guida ["GUIDA GIROLAMO da Miglionico, dottor legale, nominato nel 1862 Agente Demaniale del Comune di Matera, diede alle stampe il libro delle sue « Memorie » Matera, Tip. Conti, 1889, interessanti per notizie contemporanee. Da «SAGGIO DI BIBLIOTECA BASILICATESE» di C. G. Gattini - 1908"],  nonno del musicista, sono state pubblicate nella pagina   www.miglionicoweb.it/risorgim.htm il cui contenuto, comunque, riporto di seguito:

Famiglia Guida: Avv. Francesco Guida, Angiolina Galtieri De Gemmis, Avv. Girolamo Guida (coniugi)"VENDITA CARBONARA - L'Avv. Giambattista Matera nacque a Miglionico e quivi visse. Si laureò in legge a Napoli e, di ritorno in Patria, dedicò se stesso ai valori patriottici, fondando nel 1848 la prima "Vendita" in Miglionico, con sede nel Monastero, stringendo rapporti con il patriota G. Albini. Gli aderenti erano 300 tra le famiglie cospicue e contadine. Avv. Girolamo Guida (nonno dell'avv.  Girolamo Guida, musicista e di Don Gino Guida)L'avv. Guida ricorda il Matera come un "ardente patriota ed un realizzatore di patrio foco". A. Giampietro lo chiama "l'organizzatore di molte braccia e del comitato d'insurrezione, facendo capo al circolo di Miglonico...portò un contributo di 2.000 ducati al Comitato insurreziolnale di Corleto".
L'on. D.Albini cita in una lettera inviata al promotore dell'insurrezione di Corleto, G. Albini, al nostro Avv. Matera, in data 27 luglio 1860, per esporre il piano di battaglia alla "marcia su Potenza". Il testo della lettera recita in questo modo"Mio caro. Mi trovo ad avere espletata la mia missione fin dal 24 corrente. La provincia è tutta organizzata. Ogni municipio ha già avuto le stampe che gli convenivano e, mercè l'opera dei capi, ai quali ho personalmente dato le debite istruzioni, la cosa andrà a seconda dei comuni desideri. Potenza, senza cessare di essere moralmente direttrice della provincia, è stata considerata come uno dei centri da spiegare la sua operosità sui seguenti comuni: Vignola, Abriola, Tricarico, Brindisi, Vaglio, Cancellara, Oppido, Acerenza, Tito. Le stampe riguardanti questi paesi si consegneranno a Camillo Matta che fu a trovarmi la sera del 24 corr. a Corleto...Temendo che tutti i su accennati comuni fossero rimasti obliati, occorre adesso che siano aggregati così: Vignola, Abriola, Anzi, Brindisi saranno annessi al centro Corleto. Vaglio, Cancellara, Don Gino GuidaOppido, Acerenza, Pietragalla lo saranno al centro Avigliano. Genzano, Tricarico, Miglionico a seconda le simpatie dei paesi, verso l'uno o verso l'altro di detti centri... Non stimo necessario che tu ti muova. Quanto potresti dire a me non è ignoto! Il fine lo so, i mezzi sono il mio potere ed il nostro incontro non farebbe che indugiare di qualche giorno il movimento. Spàziati per i paesi di codesto centro e non pensare ad altro. Si è provveuto a tutto. Novità non bisogna apportare al già fissato.Neppure Titta può e deve allontanarsi dalla sua contrada.
Se hai qualche cosa da dire a Libertini manda persona di tua fiducia a lui: ma non rimuovergli dagli incarichi giàPepe Accolti Gil Antonietta impostigli. Evitiamo confusione. Le cose camminano a grandi passi. Nulla si turbi. Se vuoi arrivare a Corleto fallo pure. Ripeto che non lo stimo necessario. Il dado è tratto. Sia che sia. Napoli non ha altro da aggiungere agli accordi presi. Non resta che dar fuoco alla miccia. Dobbiamo tendere là, ed io so dove e come. Opera nel tuo centro e lascia fare. Per tua intelligenza e per giustixia del mio operato, fo noto che la provincia è stata suddivisa in 10 centri secondari, ciascuno dei quali ha un numero di paesi onde si possa, con più celerità, spiegare le debite influenze. Questi centri secondari sono: Rotonda, Castelsaraceno, Senise, Tramutola, Corleto, Miglionico, Tricarico, Avigliano, Genzano e Potenza; ed il centro principale? Il centro principale è sulla groppa del cavallo dei capi direttori civili e militari che verrano spediti dal Comitato centrale di Napoli. Sia presuntivamente Potenza, sia Corleto, sia Cersosimo, sia Alianello, non interessa punto. Che operi ciascun centro secondario a norma delle istruzioni che concorrono a gara ad offrire il maggior possibile concorso ai capi che verranno, così andrà tutto bene. Questo desidera il Comitato, questo pretende la patria, questo sarà per osservare e giudicare l'Italia. Non è più il tempo di supremazie ideali e presuntive. E' tempo di energia, di azione, di sangue. Chi più avrà operato, più meritatamente sarà ricordato dai venturi.
Parmi aver detto abbastanza. Mi sarebbe piaciuto spedirti la mappa generale della Lucania, secondo è stata coordinata, ma il corriere non mi è cognito abbastanza.Ti stringe al seno il tuo Giacinto Albini.
Altra lettera di appello all'Avv. G. Guida  (Sindaco di Miglionico) è stata rivolta dall'Avv. Matera durante gli anni duri della segregazione, del nascondimento del presidente della "Vendita": sono 8 anni duri che precedettero la lotta finale; il rifugio era nei caselli e nelle grotte alla Porticella. Riporto la lettera:
"Caro a
mico, aiuta questa barca sbattuta dalla più fiera tempesta. Cerca di assumere per un istante un pensiero di giovarmi. Fallo perchè lo vuole l'amicizia ed il bisogno. Sono rimasto senza tetto; è un mese da che vado errando con le robbe appresso, senza potere trovare un sicuro ricovero in questa malandata disgraziata città. Per tre mesi mi trovo affittata una piccola bottega di sarto a ducati 8 al mese. Come fare? Non vi dormo però, perchè non sono sicuro. Vado qua e là per le baracche. La neve ci ha ricoverati interamente. Bello spasso! Senza mezzi e senza tetto! Ti abbraccio caramente ... 18 gennaio 1858 ... il tuo amico Giambattista Matera".

ITALIA 1860 - La nuova pagina della storia civica di Miglionico, con il suo potente apporto al vanto dell'Unità d'Italia, ben si collega a tutta la Lucania che nel 1860 fu l'unica Provincia del continente meridionale ad insorgere contro il dispotismo della monarchia borbonica e a proclamare un governo provvisorio, il 18 agosto, in Potenza, in nome del Dittatore Giuseppe Garibaldi e del Re Vittorio Emanuele II, inserendovi come segretario della prodittatura il proprio figlio, l'Avv. Giambattista Matera che, come capo, aveva guidato 60 cittadini, membri della "vendita" di Miglionico, alla proclamazione dell'Unità d'Italia a Corleto Pericara, per opera di Don Nicola Magaldi. Tra essi vi era il giovane sacerdote Don Carlantonio Sivilia, ancora novizio ed il Padre Michele Corleto, del monastero dei PP. Riformati, Pietrantonio Grilli ed altri.
L'azione storica non si fermò alla proclamazine di Potenza, ma via via maturò fino alla realtà di Roma capitale d'Italia, il 20 settembre 1870. Presero parte alla Breccia di Porta Pia: due bersaglieri valorosi di Miglionico, Ferdinando Bianco e Pietro Pecora che ritornarono nella nostra città, carichi della riconoscenza della Patria e della loro Terra; il diciassettenne Carmine Sivilia, che, aggregatosi volontariamente all'impresa, non tornò ed il suo nome è inciso nella grande pietra del monumento davanti a Porta Pia, a Roma, come ricorda il dr. G. Mondaini; Leonardantonio Munno, della classe 1843, decorato di medaglia d'argento in tale azione; Pietro Sivilia e Giuseppe Musillo".

RIVOLUZIONE 1860 - "Miglionico fu il primo paese della Lucania ad insorgere: nella notte tra il 14 e il 15 agosto 1860, una colonna di circa 60 persone, guidate dall'Avv. Giambattista Matera, accompagnato da Padre Michele Corleto, si muoveva per Ferrandina, dove, accresciuta di altro maggiore contingente, si diresse a Corleto Perticara per recarsi a Potenza, capoluogo della nostra Provincia, prima ad insorgere autonomamente nel Napoletano, formandosi un governo provvisorio. Era allora sindaco di Miglionico Luigi De Novellis ed Arciprete Don Michele Traietta. In tale occasione anche a Miglionico il popolo avvertì fermenti maturati e fece ricorso all'Avv. Girolamo Guida per chiedere garanzie per la ripartizione dei terreni del demanio. Contro il sindaco era stato eletto "capo popolo" il sig. Francesco Mucci, popolano, che va i demanialisti; ma, sopraffatto, fu rinchiuso nelle carceri del Castello dell'Ovo a Napoli e quivi morì nello stesso anno 1860.  La storia ricorda ancora un altro avvenimento: l'azione contro il segretario comunale Giacinto Santarcangelo che, minacciato di morte, nei giorni del risorgimento e dell'unità, dovette essere protetto dal Sindaco Guida in persona e avviato presso suoi parenti a Pomarico, mentre veniva eletto a furore di popolo a nuovo Cancelliere comunale ed insediato, seduta stante, il sig. Don Achille Stancarone.  Mentre a Miglionico avveniva ciò, giungevano da Matera notizie ancora peggiori: il Conte Gattini, col Maestro di Cappella Laurent e il fattore Rondinone, venivano aggrediti dalla folla e, sotto gli occhi dei tutori dell'ordine, trucidati. Anche il miglionichese Santorsola rimase impigliato e ferito, ma potè ripararsi presso una 'donna devota' e salvarsi".

COLERA 1867-1868 - "Ai gravi avvenimenti politici e sociali si deve aggiungere una fiera mortalità di cittadini, verificatasi per causa del colera, scoppiato nel 1867-68: ben 570 furono le vittime. In tanta desolazione, ricorda l'Avv. Guida nelle 'Memorie', e generale abbandono di tutto, e, nonostante la perdita dell'arciprete e di tre giovani sacerdoti, ferma si vide la volontà dell'unità, con la certezza della lotta per l'ideale dell'attesa: Roma capitale d'Italia. La carità dei ministri dell'altare era fermamente congiunta alla comune decisione: la Chiesa rimase notte e dì aperta con le sacre immagini dei patroni esposte    con assiduità. Nei principi di settembre ricomparvero i primi passeri, forieri d'incominciata purezza atmosferica. A furor di popolo fu aperto il Palazzo Comunale, rimasto chiuso per essere stato abbandonato dai dipendenti, rifugiatisi nelle campagne".

Il testo è tratto da MARIO SPINELLO (ex arciprete della Parrocchia Santa Maria Maggiore di Miglionico) - Miglionico 1870-1970, F.lli Montemurro Editori, Matera, 1970

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FAMIGLIA GUIDA

L'Avv. Girolamo Guida  sposò Angiolina Galtieri De Gemmis. Il loro figlio (Avv. Francesco Guida) sposò in prime nozze Antonietta Pepe Accolti Gil e in seconde Violante Appio. Ebbe nove figli: Gino, Giovanni, Girolamo (maestro di musica), Clotilde, Angiolina (in Bruni), Michelina, Maria (sposò il Dott. Nicola Fornella), Mario, Antonietta, Amelia (vedi foto dell'Avv. Francesco Guida e Violante Appio con quattro delle loro figlie: Maria, Michelina, Clotilde e Amelia).
 

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375