Evangelii gaudium: conversione pastorale per una chiesa in uscita

MATERA. Si è tenuta a Matera,presso la Casa di Spiritualità Sant'Anna, il giorno 7 ottobre 2017, l'Assemblea Diocesana di inizio anno pastorale e del percorso sinodale "Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro", in vista del Sinodo che la nostra Chiesa celebrerà nel 2019. Sarà un momento importante per tutta la Diocesi ,per le singole comunità e per la Città e il territorio- ha affermato Don Filippo Lombardi,moderatore dell'incontro.
La decisione di tenere un Sinodo scaturisce da tutto il cammino fatto in vista e durante la Visita Pastorale di Mons. Ligorio e intercetta anche il lavoro che la società civile, le istituzioni e la Chiesa stanno facendo per il 2019,anno di Matera- Basilicata Capitale Europea della Cultura.
Inoltre, ci si è messo insieme per valorizzare tutto il cammino fatto finora e per assumere con più decisione la volontà "camminare insieme", facendo della sinodalita' lo stile ordinario della vita pastorale della nostra Chiesa.
Nella mattinata, S.E.Mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, presentando l'esortazione apostolica Evangelii gaudium ha fatto intravedere la necessità e l'urgenza di una conversione missionaria della pastorale.
Durante il pomeriggio sono stati presentati i 'Centodiciannove' che animeranno il percorso in questo anno pastorale e per essere nel 2019 i "padri sinodali". Sacerdoti, laici e religiosi che, su mandato del Vescovo, assumono il compito di pregare, di studiare, di ascoltare, di interrogarsi, di verificare, di sollecitare la riflessione da parte di tutte le comunità, e aggregazioni ecclesiali, di leggere in profondità la ricchezza e i limiti della pastorale è di operare il "discernimento" necessario per un rinnovamento , una conversione missionaria della nostra Chiesa.
S.E.Mons.Fisichella ha ,inoltre,presentato la lettera pastorale dell'arcivescovo Giuseppe Caiazzo : "Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro", in cui esprime la speranza che tutte le comunità facciamo in modo di porre in atto i mezzi necessari per avanzare nel cammino di una conversione pastorale e missionaria che non può lasciare le cose come stanno . Ora non serve una semplice amministrazione , è necessario costituirsi in tutte le regioni della terra in uno stato permanente di missione. Se come Chiesa di Matera-Irsina si avrà questa consapevolezza, allora saremo in grado di vivere l'avvento del Signore, capace di assumere tutto l'umano, e di fare un cammino di fede adulta, vivendo l'attesa di una vita di fede.
In tutto questo la dimensione della cultura digitale è determinante per trasmettere il passato e consegnarlo alle generazioni recuperando il substrato religioso delle persone che è capacità di comunicazione.
La Chiesa deve parlare di Dio a partire dal suo essere amore, declinato in bontà, misericordia,comunione, per essere testimoni credibili.
Inoltre, è necessario,soprattutto educare tutta la comunità all'amore nella carità e all'accoglienza e condivisione.
Come dice Papa Francesco, non lasciamoci rubare la gioia dell'evangelizzazione; a tutti noi è richiesto l'impegno di andare nel mondo intero a dare l'annuncio della risurrezione di Gesù. Colui che era crocifisso è risorto e si accompagna con noi.L' annuncio della resurrezione è il contenuto della speranza degli uomini.
La priorità nell'azione pastorale non è l'organizzazione strutturale della comunità ma il nostro impegno ,la sfida dell'evangelizzazione, ci impone di guardare all'essenziale e la la gioia del Signore sia la vostra forza.
Chi vive in questa cultura può aiutarci a parlare di Dio ricordando che nel cuore di ognuno c'è l'immagine di Dio,il desiderio di Dio e bisogna aiutarlo a tirarlo fuori.
E soprattutto è necessario "accompagnare, prendersi cura di ogni giovane,nessuno escluso" per favorire la relazione tra la persona e il Signore, in un tempo segnato dall'incertezza,dalla precarietà e dall'insicurezza. La ricetta suggerita è l'inclusione reciproca tra pastorale giovanile e pastorale vocazionale. "Uscire" è abbandonare gli schemi che incasellano le persone, " vedere" è passare del tempo con i giovani, è "chiamare" vuol dire ridestare il desiderio,smuovere le persone" . Ideale condiviso dalla famiglia Serrana del distretto di Matera presente all'incontro e da tutta la comunità cristiana che deve sentirsi responsabile del compito di educare le nuove generazioni.
L'incontro si è concluso con la presentazione dei programmi di alcuni uffici pastorali, con un momento di preghiera e con la donazione, da parte di Marisa Gullotta,laica, a Mons. Fisichella, di un acquerello che rappresenta 'Cristo in cammino verso la Chiesa'.

 

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