 Miglionico.
Si avvicina l’appuntamento elettorale di primavera per
il rinnovo della locale amministrazione comunale, il cui
mandato è giunto alla scadenza naturale dei cinque anni.
Nella prima decade di giugno ( nei giorni 6 e 7) si
voterà per eleggere il nuovo sindaco unitamente al
Consiglio comunale. Al momento, non ci sono ancora
candidati ufficialmente designati dalle segreterie
politiche cittadine. Tuttavia, in paese, già circolano
le prime voci di candidature per occupare la poltrona di
primo cittadino della comunità. In pratica, sono
iniziate le grandi “manovre” e i primi incontri, anche a
carattere informale, per ricercare le candidature
ritenute più opportune. Da nessuna parte si sente
parlare delle cosiddette “primarie”: forse perchè lo si
ritiene uno strumento di democrazia superato; oppure un
momento di dialogo ritenuto inefficace in una piccola
comunità come Miglionico, ove una consultazione di
questo tipo potrebbe causare una deleteria
frammentazione e, magari, dividere piuttosto che unire
quei pochi iscritti e simpatizzanti che ancora stanno
all’interno dei vari partiti politici presenti nella
comunità. Ne discende che, accantonato lo strumento
democratico delle “primarie”, quale momento di
discussione politica e di dialogo civico, per conoscere
i nomi dei candidati, non resta che affidarsi, per
adesso, ai “si dice”, con la probabilità di trovarsi di
fronte, tra un paio di mesi, al nome di un unico
candidato. Probabilmente, è anche in virtù di questa
ragione (assenza di dibattito politico) che poi nascono
come i funghi, dalla sera alla mattina, le liste
civiche, sotto la spinta spontaneistica di piccoli
gruppi di cittadini stufi di dover accettare le
candidature prescelte, decise da pochi, senza l’ombra di
un minimo dibattito politico. Sia come sia, al momento,
nel centrosinistra, sembra essere “in pole position” la
candidatura a sindaco del trentasettenne Angelo Buono,
di professione ingegnere, attuale consigliere comunale
di minoranza e segretario cittadino del Pd. Nel
centrodestra, invece, si va verso la ricandidatura del
sindaco uscente, Vincenzo Borelli, di Forza Italia, (59
anni), di professione dirigente dell’Ufficio del lavoro
(ex collocamento). Scenario politico prevedibile e
tranquillo, allora? Assolutamente no: presto, quello che
ora sembra essere tutto deciso potrebbe trasformarsi in
uno scenario da “thriller”, carico di “suspense”.
Vediamo perché: c’è chi giura di aver già sentito il
forte “ruggito” di un “vecchio leone” della politica
locale: il settantenne Antonio Sarli, già sindaco
(democristiano) di Miglionico per sette anni (dal 1977
al 1983) sarebbe pronto e disponibile a guidare una
lista civica. Intanto, “nell’entourage” dell’ex partito
socialista, sembra che sia consistente l’invito rivolto
al prof. Michele Ribellino, figura di spicco nel
panorama politico locale, affinché accetti di guidare
una coalizione a carattere trasversale che abbia il più
vasto consenso possibile. Per capirne di più,
ovviamente, non resta che attendere le designazioni
ufficiali dei vertici dei partiti. Giacomo Amati
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