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AMIANTO IN VAL BASENTO Patologie per esposizione all’amianto nei vari reparti degli insediamenti industriali in Val Basento

AIEA, Val Basento, basta con gli alibi

(26 luglio 2012) Al fine di riproporre il tavolo di Confronto Istituzionale Prefettizio, la sezione AIEA Val Basento chiede formalmente l’ufficializzazione dei dati rivenienti dall’attuazione della Sorveglianza Sanitaria a tutto giugno 2012, evidenziando le patologie tabellate asbesto correlate. L’ufficialità è necessaria – scrive alla Regione l’Associazione – per evitare ulteriori alibi da parte dell’INAIL nel puntualizzare la mancanza di dati ufficiali che dimostrino la presenza di patologie per esposizione all’amianto nei vari reparti degli insediamenti industriali in Val Basento;
· per far sì che l’INAIL riconosca le patologie tabellate; ad oggi l’INAIL non accoglie molte richieste di malattie professionali tabellate, nonostante formali certificazioni emesse dalla Medicina del Lavoro  ASM; per inciso si evidenzia che puntualmente vengono respinte le richieste di Malattia Professionale, inoltrate dall’U.O. Medicina del lavoro dell’ASM, per le patologie asbesto correlate che rientrano  nella franchigia assicurativa (grado di inabilità 1 ÷ 5 %), non impugnabile perché il danno è contemplato giuridicamente a partire dal 6%, ma ciò preclude al lavoratore la rivendicazione all’esposizione ai sensi del comma 7, art.13 della LG 257/92, ed eventualmente alla rivendicazione di un danno materiale nei confronti del datore di lavoro.
Non di meno è necessario continua la lettera – la divulgazione a livello nazionale del piano di Sorveglianza Sanitaria messo in atto dalla Regione Basilicata, perché possa diventare, a livello nazionale, punto di riferimento scientifico e quindi concorrere per accedere ad eventuali contributi previsti. · la divulgazione del lavoro svolto dal Dipartimento Sanitario di Basilicata a favore dei lavoratori. I dati concernenti la Sorveglianza sanitaria dovranno avere la seguente specificità: · tipologia delle malattie professionali distribuite per reparto e per impianto lavorativo Avvio dello studio epidemiologico: l’esigenza dello studio epidemiologico lo si evince dai dati
rilevati dalla Sorveglianza Sanitaria e da quelli che l’Associazione registra giorno dopo giorno.

Registriamo oltre alle patologie asbesto correlate (mesoteliomi, carcinomi polmonari, asbestosi, carcinomi alle corde vocali, innumerevoli casi di placche pleuriche fibrose….) anche: leucemie, carcinomi colon retto e vescica, morbo di Parkinson, carcinomi gastro intestinali, patologie epatiche, che comportano vari decessi (centosettantacinque casi conosciuti). Per cui lo studio epidemiologico assume obiettivo urgente e valenza strategica per la tutela della salute. Da parte nostra vi è la convinzione che quanto richiesto in oggetto favorirebbe l’eliminazione della maggior parte dei contenziosi legali in essere e futuri per quanto riguarda le patologie asbesto correlate snellendo il già oberato lavoro dei Tribunali e riducendo di conseguenza i A.I.E.A. Onlus sez. VBA -doc. nr. 24/2012 – Renam COR: Sorv. Sanitaria, ufficializzazione dei dati a giugno 2012 -Studio
epidemiologico -pag. 2 di 3 notevoli costi a carico dell’Erario, inoltre farebbe chiarezza sulle malattie professionali correlate ad altre sostanze tossicologiche come IPA, trielina, acrilonitrile ed altre, utilizzate nei siti industriali V.BA., potrebbe ancora essere l’elemento giuridico essenziale per favorire la riapertura dei termini e per raggiungere l’obiettivo dell’inserimento del sito industriale della Val Basento nell’Atto di Indirizzo Ministeriale per le conseguenze generate ai lavoratori (diretti ed indiretti) per l’esposizione a suddette sostanze tossiche-nocive e cancerogene come l’amianto.[AIEA - Val Basento] (http://www.olambientalista.it/aiea-val-basento-basta-con-gli-alibi/)

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