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Miglionicoweb
16.11. 2011
ALBA: dalla critica alla proposta
MIGLIONICO. Era inevitabile che il dibattito organizzato martedì u.s. dall’Assoc. ALBA vertesse su un argomento di urgente attualità quale quello della crisi di governo. Come di consueto il via alla discussione è stato dato dal Prof. Lascaro il quale, su esplicito invito di uno dei partecipanti, ha chiarito il perché di un tema così enigmatico: “LA NAVE DEI FOLLI”.
In effetti, egli ha spiegato, il titolo volutamente provocatorio può essere interpretato in due modi contrapposti. Il primo in riferimento all’opera di Sebastian Brandt, “IL VASCELLO DEI PAZZI”, scritto nel 1494 con l’intento di evidenziare la pazzia nel suo tempo di quanti, spinti dall’egoismo e dall’ossessione del potere, Domenico Lascarosoccombevano al naufragio incombente. Il secondo si rifà ad Erasmo da Rotterdam secondo cui la follia,a dispetto di ogni ostacolo reale e di ogni difesa dell’esistente,è voglia di vivere, forza creatrice, coraggio e impegno nella costruzione di una umanità migliore.
Il dibattito si è quindi svolto secondo queste due direttrici: la prima per evidenziare il grado di confusione, si fa per dire, con cui è stata affrontata la crisi in atto; la seconda per riflettere sulle misure indispensabili da adottare per evitare il baratro entro cui si rischia di precipitare. Se Berlusconi, si è detto, con senso di responsabilità, immediatamente dopo le sue dimissioni ha dato via libera a Mario Monti, subito dopo, travolto dalle molteplici fronde interne, ha cercato mille pretesti per porre condizioni alla libera azione del Professore. Solo al termine delle consultazioni, incalzato dalla pressione dei mercati, ha evidenziato una maggiore apertura.
Non diverso è stato il comportamento del PD: oltre alle differenti e contrastanti opinioni emerse al suo interno, non è affatto piaciuto l’ostentata esultanza di alcuni suoi esponenti mischiati ad una folla smodatamente festante. E’ mancato il semplice fair play e il rispetto per le persone. E che dire dell’IDV e della Lega? Di Di Pietro è stato unanimemente deprecato il gesto di incivile volgarità; la Lega, protesa a rabbonire il proprio elettorato, minaccia di collocarsi all’opposizione e di ostacolare in ogni modo il cammino del nascente governo. La discussione si è poi indirizzata sui problemi che il nuovo governo dovrebbe immediatamente affrontare.
Tutti hanno apprezzato il proposito di Monti di garantire rigore, equità e sviluppo. Rigore, che secondo l’uditorio dovrebbe servire ad eliminare sprechi e spese inutili, abolizione delle province più piccole, emanare una riforma fiscale per far pagare tutti in modo proporzionale ai propri redditi e, non per ultima, lotta severa all’evasione fiscale. Ma il nodo più complesso da sciogliere è quello dell’ipotetica imposta patrimoniale e quello della riforma delle pensioni.
La soluzione da tutti condivisa è che sia il PDL sia il PD dovrebbero ciascuno fare un piccolo, o grande, sacrificio e approvare la tassa sul patrimonio e l’abolizione delle pensioni di anzianità. L’auspicio finale è stato che tutti i partiti sostengano senza pregiudiziali il nuovo governo il quale potrebbe operare in condizioni ottimali dato che tutti si ritroverebbero su un piano di assoluta parità. Tale situazione potrebbe costituire un’occasione irripetibile per approvare riforme bipartisan come quella elettorale che garantisca governabilità e rappresentatività come il doppio turno alla francese, opportunamente adattato alla realtà italiana. Tutti potrebbero approfittare per mettere ordine al proprio interno e tentare di costruire due grandi aggregazioni politiche, le quali, una volta approvata la legge maggioritaria francese, potranno concentrarsi su due aree alterative; una moderata di destra ispirata al liberalismo, l’altra al socialismo democratico e riformista. La riunione è terminata con l’augurio di buon lavoro al presidente incaricato. Domenico Lascaro d.lascaro@libero.it

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