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ROSSELLA MONTEMURRO 
Il Quotidiano della Basilicata
12 Gennaio 2012
Movida a Miglionico. Danni per cinquemila euro Il sindaco ha presentato querela
Rave nella Casa sul Lago
Sei ragazzi denunciati dai carabinieri, c’erano centinaia di persone
Leggi l'articolo dalla pagina de Il Quotidiano della Basilicata
Foto: Il Quotidiano della BasilicataMIGLIONICO - «Questa sera dalle 22,30 festa alla Casa sul lago». Il messaggino firmato con tre iniziali è stato ricevuto anche dal nostro collega Nunzio Festa, sabato mattina. «E' arrivato da un numero che non ho in rubrica e ho pensato ad uno sbaglio. - racconta - Poi, ricordando che “La Casa sul lago” è dismessa, ho intuito che ci fosse stato un errore anche sul luogo, probabilmente si riferivano all'ex struttura di Legambiente. Per dovere di cronaca ho cercato riscontri su Internet ma, non trovando niente, ho cestinato il messaggio». Se c'è stato un errore nell'invio del messaggino, sicuramente ora e luogo erano esatti. La conferma di una festa, o meglio di un rave (così lo hanno definito i carabinieri), è arrivata domenica mattina quando i militari della Stazione di Miglionico, giunti sul posto, hanno sorpreso sei ragazzi mentre, all'interno dell'area attrezzata di proprietà comunale denominata “La casa sul lago”, stavano smontando le apparecchiature e la strumentazione audio. I militari dell'Arma hanno trovato porte divelte usate come banconi, servizi igienici rotti, la porta del locale che veniva utilizzato dal custode completamente sfondata, vetri infranti e scritte spray sui muri. «Appena ho saputo la notizia da alcuni ragazzi che stavano passeggiando in bici in contrada San Giuliano e hanno sentito musica assordante, ho chiamato i carabinieri. Foto: Il Quotidiano della Basilicata- ha affermato il sindaco di Miglionico Angelo Buono che, sull’accaduto, ha sporto denuncia - La struttura è molto decentrata, avevamo sentito voci di qualcuno che andava a fare feste ma sembravano leggende metropolitane. Credo che si tratti di ragazzi che avevano l'abitudine di incontrarsi altrove, hanno visto la struttura abbandonata e hanno avuto l'idea del rave». I sei ragazzi, di età compresa tra i 21 ed i 32 anni (tre sono della provincia di Matera, uno della provincia di Crotone e due sono altamurani), sono stati denunciati in quanto ritenuti responsabili di aver invaso, in occasione di un rave party non autorizzato nella notte tra sabato e domenica scorsi, i terreni in contrada San Giuliano e di aver danneggiato le infrastrutture presenti Foto: Il Quotidiano della Basilicatanell'area. I sei “irriducibili” non erano in possesso di droga: forse, nel corso della notte avevano già fatto fuori tutto, oppure avevano soltanto voglia di divertirsi e alla fine la situazione è sfuggita di mano. Il danno complessivo accertato ammonta a circa 5.000 euro, non coperto da assicurazione. Sul numero indicativo dei partecipanti, sono in corso indagini dei carabinieri. «Sicuramente c'erano parecchie persone, stiamo cercando di ricostruire quanto accaduto sulla base delle dichiarazioni dei denunciati. - ha detto il Foto: Il Quotidiano della Basilicatacapitano Paolo Sambataro, comandante della Compagnia dei carabinieri di Matera- Crediamo che ci fossero non meno di trecento persone, provenienti anche da regioni limitrofe quali Puglia e Calabria. Stiamo anche cercando riscontri sull'eventuale somministrazione di bevande alcoliche dietro pagamento. Al momento le denunce sono scattate per la violazione di domicilio e per danneggiamenti. La zona - ha proseguito il capitano Sambataro - si presta per questo genere di eventi, in passato sono state Foto: Il Quotidiano della Basilicataorganizzate altre feste abusive. I rave sono organizzati tra gli appassionati con grande velocità grazie al tam tam in internet, strumento preferito per la diffusione della notizia generalmente tenuta riservata sino all'ultimo, specie per quanto attiene la località, proprio al fine di eludere i controlli di polizia. Mesi addietro, la Stazione Carabinieri di Montescaglioso, intercettando nelle chat la notizia di un rave sul territorio, predispose un servizio preventivo che portò all'annullamento dell'intero evento a cui era stimata la partecipazione di circa 450 giovani. A mezzanotte ci presentammo con decine di militari, unità cinofile, personale della Siae ma proprio per il tempismo con cui i partecipanti veicolano le notizie, non arrivò nessuno». Colpa della “vedetta” che si era accorta dello spiegamento di forze dell'ordine e aveva allertato gli altri. r.montemurro@luedi.it 

Era affidata ad una coop di tipo B. il Comune sta predisponendo una nuova asta di vendita
Un buon edificio dismesso da tempo

Angelo BuonoMIGLIONICO - Un rave party nel Materano, una notizia curiosa quanto insolita per le nostre zone. Una città, come Matera, candidata a Capitale europea della cultura, dovrebbe accettare anche queste forme di aggregazione, quando rimangono nei limiti del buon senso. Anche questa, per quanto l'episodio in sè sia giustamente discutibile, è una notizia di colore che contribuisce ad avvicinarla a realtà ben più ferrate in materia. Location dei rave sono le strutture dismesse e i grandi spazi aperti. “La casa sul lago” è a dieci chilometri dal centro abitato e, fino a quattro anni fa era stata gestita da una cooperativa di tipo B. «La struttura era in parte già danneggiata e oggetto di furti, ma si è trattato di cose minime, tipo lampadine. Quello che si può fare è impedire l'accesso, purtroppo la raggiungono ugualmente perché lasciano le auto lontane e arrivano a piedi. - spiega il sindaco Angelo Buono (nella foto) - Quei locali non sono adeguati, hanno bisogno di essere rimessi a posto, possono accadere incidenti». Per evitare i contenziosi tra il Comune e cooperative pronte a prenderla in gestione, il Comune ha deciso di metterla all'asta. «Non conviene darla in gestione, diventa un problema per l'ente che spesso deve rimetterci. -precisa il sindaco - Puntiamo sull'iniziativa privata. Qualcuno ha anche presentato offerte (la base era di 950 mila euro) che però non si sono concretizzate. Stiamo predisponendo una nuova asta: l'ideale sarebbe stato avere imprenditori degni di questo nome che credono nella diga non solo a parole. Purtroppo manca l'iniziativa privata. Eppure è una struttura molto bella ed è l'unica struttura turistica nella zona». r.montemurro@luedi.it

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