Home Page

 

Index Stampa locale e nazionale

Stampa pagina

.
Basilicatanet
14 Gennaio 2012
Rave party a Miglionico, Dalessandro invita a riflettere
Giuseppe DalessandroPOTENZA. Per il consigliere regionale del Pd ciò che è accaduto nei giorni scorsi alla “Casa sul Lago” deve indurre l’amministrazione comunale e rivedere i propri programmi ACR“Il presunto rave organizzato nella Casa sul Lago, deve indurre l'amministrazione comunale di Miglionico ad una attenta riflessione e a rivedere i propri programmi”. È quanto afferma il consigliere regionale del Pd Giuseppe Dalessandro.

"È una zona molto frequentata – spiega Dalessandro - quella del Lago di San Giuliano dove insiste la struttura comunale che domenica scorsa sembra abbia ospitato un 'rave party' che avrebbe richiamato almeno trecento giovani dalle diverse province limitrofe. Una zona popolosa per la presenza di numerose aziende agricole e di almeno tre strutture agrituristiche, ma anche perché attraversata dall'unica strada che collega il Materano e il Metapontino alla Bradanica, e proprio in quest'ultimo fine settimana l'intera area è stata letteralmente invasa da centinaia di cacciatori locali e provenienti da altre regioni. Con questo traffico, diventa davvero difficile immaginare che i presunti trecento ospiti del raduno illegale si siano volatilizzati all'arrivo dei carabinieri".

"Per queste obiettive ragioni – dice ancora l’esponente del Pd - suggerirei prudenza nel paragonare la Casa sul Lago di Miglionico a una vecchia fabbrica dismessa di Detroit. Del resto se gli attenti ciclisti insospettiti hanno allertato il Comune alle 9,30 di domenica mattina, conoscendo la tempestività di intervento degli uomini del 112, è un po’ difficile che nel giro di mezz'ora trecento persone, munite di auto o di moto, possano essere sparite senza lasciare traccia. Tantomeno è opportuno demonizzare una tendenza musicale nata per stigmatizzare la condizione di milioni di persone e che si è alimentata anche nel nostro Paese in un clima di generale disagio sociale e di difficoltà economiche di cui, a dire il vero, ci dovremmo occupare”.

“Allora perché concorrere a trasformare una probabile imperdonabile bravata in un improbabile fenomeno di controcultura tekno-nomade del ventunesimo secolo?”, si chiede Dalessandro il quale ricorda che, “così come avendo comunicato che durante la perquisizione ‘non sono state trovate tracce di sostanze stupefacenti perché forse avevano già consumato tutto durante la notte’ si è data l'impressione di un giudizio già espresso e di una sentenza già scritta. In tempi in cui chi resta senza lavoro si toglie la vita e su Equitalia si riversa tutto il malessere di una società, forse anche quella voglia giovanile di ritrovarsi a fare baldoria andrebbe studiata a fondo, seppure non giustificata. Il condizionale è d'obbligo proprio perché stiamo parlando di una generazione alla quale, almeno finora, non siamo riusciti a tracciare alcun futuro".

"Del resto - conclude il consigliere del Pd - se in piccoli centri come Miglionico dove proprio per la modesta dimensione demografica dovrebbe essere relativamente facile avere un controllo capillare del territorio, vi sono crescenti fenomeni di microcriminalità, e di diffusione smisurata di sostanze stupefacenti sotto l'indifferenza generalizzata, è perché qualcosa non sta funzionando. Lo stesso episodio che ha riguardato la Casa sul Lago all'interno dell'Oasi Faunistica di San Giuliano è da ricondurre ad errori commessi. Invadere la proprietà privata è sicuramente un reato da condannare, ma aprire una porta aperta non è come sfondare una porta chiusa a chiave. Si tratta di una struttura
abbandonata che da molti anni è stata oggetto di danneggiamenti, furti e atti di vandalismo. Non si vuole riflettere almeno su questo? Io credo che quell'amministrazione comunale che osteggiò la buona riuscita del progetto che prevedeva l'affidamento della struttura ad una cooperativa di tipo B allo scopo di utilizzare e integrare personale diversamente abile, si sia assunta una grande responsabilità, ed è a queste negligenze che vanno ricondotti non solo i fatti accaduti ma anche i danni che la struttura ricettiva ha subito nel tempo. Mi auguro che l'attuale amministrazione abbandoni la via della dismissione per riprendere un percorso che potrebbe offrire nuove opportunità ad un territorio ricco di potenzialità inespresse".

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375