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DONATO ARMENTO 
Il Quotidiano della Basilicata
4 Giugno 2010

Il personaggio: Don Donato Gallucci
La tonaca che insegnò la vita

Don Donato GallucciMiglionico. Nell'anno dell'intestazione dell'Istituto scolastico Comprensivo di Miglionico a don Donato Gallucci, che coincide con il 45mo anniversario della sua morte, si rende doveroso rinverdire la memoria dell'impegno religioso e civile di questo straordinario sacerdote. Nato a Pietragalla il 5 dicembre 1887 e morto a Matera l'11 ottobre 1965, dopo aver esercitato la funzione sacerdotale a Miglionico per oltre trent'anni, la sua figura affascina anche il mondo non credente per come si adopera, nel corso del suo impegno pastorale, e da esso traendo linfa, per il riscatto culturale e civile del mondo contadino. Nel narrare la sua vita ci aiutano i servizi giornalistici a lui dedicati dal settimanale “Epoca” del 29 marzo 1964: “Il prete che fa laureare i manovali” (di Giuseppe Grazzini) e del quotidiano “Il Secolo d'Italia” (10-11 marzo 1965) : “Da quarant'anni, a Miglionico, nel materano, vecchio parroco continua a far laureare i manovali” di Orazio Caratelli. Altre testimonianze non meno significative hanno amorevolmente raccolto a Miglionico e fuori gli allievi dell'Istituto, che si sono intensamente prodigati per intitolargli la loro scuola. Laureato in filosofia dopo aver compiuto gli studi ginnasiali a Firenze e liceali a Roma, don Donato Gallucci conseguì a Friburgo la laurea in lettere e in Istituto biblico, mentre maturava la vocazione religiosa. Spesso inviato per ricerche, compì molti viaggi in Europa e nel vicino Oriente e dovette affrontare lo studio e la conoscenza di numerose lingue orientali. Quando viene ordinato sacerdote nella cattedrale di Friburgo, Donato Gallucci parla correntémente l'inglese, il tedesco, il francese, lo spagnolo e l'arabo siriaco, oltre che conoscere come studioso il latino e il greco antico. Collaboratore di prestigiose riviste internazionali, autore di alcuni originalissimi studi sulla filosofia ebraica, scrisse anche alcuni saggi ( contenuti negli annali della rivista mensile di scienze religiose della Premiata tipografia pontificia e arcivescovile S. Giuseppe di Milano - mesi di settembre, ottobre, novembre 1930, marzo, luglio 1931, giugno luglio, agosto, settembre 1932- ). Questi i titoli di alcune pubblicazioni: “Filosofia greca e sapienza ebraica”. “Saggio di indagine sull'origine delle personificazioni della Sapienza nei Libri Sapienziali” ; “Il timore di Dio nel libro dei Proverbi” ; “Sapienza e follia nei libro dei Proverbi”; “Principio ed elementi essenziali della morale nei libro dei Proverbi”; “Lineamenti della morale nell'antico testamento”;“L'immortalità dell'anima nel libro dei Proverbi”; “La retribuzione nel libro dei proverbi”. Allo scoppio del primo conflitto mondiale partì per il fronte come cappellano militare. Aguerra conclusa, riprese la sua opera nei seminari e nelle biblioteche, finché non ritenne necessario rivolgere altrove il suo impegno, operando, all'età di 45 anni, una consapevole inversione di rotta della sua vita, scegliendo di rinunciare ai fasti del mondo accademico e degli incarichi diplomatici, ai quali era chiamato in virtù della notevole preparazione culturale, compresa la prodigiosa conoscenza di lingue straniere e classiche, (godeva fra l'altro dell'amicizia dello stesso cardinale Maglione, Segretario di Stato del Papa in Vaticano) , per dedicarsi esclusivamente all'attività pastorale, con totale immersione nel mondo degli...(D. Armento) --> leggi tutto

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