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I. COL.
La Gazzetta del Mezzogiorno
2 Settembre 2010
SCENARI DA FILM HORROR Luoghi suggestivi, ma anche inquietanti, che hanno suggerito leggende di lupi con denti rossi e donne tentatrici
LIBRI E TEORIE DIVERGENTI C’è una ricca letteratura sulla presenza dei Templari in Basilicata. Ma spesso le teorie non collimano
Santuario di Picciano «casa dei guerrieri»
E a Potenza i Templari fondarono la chiesa di S. Maria
Un'immagine dei Templari (Da: La Gazzetta del Mezzogiorno)Matera. Un fitto bosco avvolge il Santuario di Picciano, dove ogni anno il 25 marzo si recano i fedeli dai paesi vicini, dopo ore di cammino in preghiera, da Matera il complesso dista circa 12 km, per venerare la Sacra immagine della Madonna. Il monastero, molto rimaneggiato nel tempo, vide susseguirsi Templari, Agostiniani, Cavalieri di Malta. Un luogo di grande fascino, dove durante le crociate di insediarono con una magione, nel 1270, i Cavalieri Templari, per difendere i pellegrini lungo la via per Bari, in effetti il complesso di Picciano, posto sulla via di Gravina, appare collocato in posizione strategica rispetto al territorio pugliese. I Templari, che fondarono a Potenza il tempio di S. Maria del Sepolcro e hanno lasciato segni anche nella chiesa di San Michele, trovarono a Matera per la particolare natura del posto una situazione molto favorevole al loro insediamento, tracce della loro presenza sono state trovate anche durante i lavori di ripristino di Piazza V. Emanuele nella chiesa di S. Maria Mater Domini, prima detta dello Spirito Santo. Sempre a Matera segni della presenza templare sono nel complesso rupestre di Sant’Antonio Abate al Convincino, in una delle chiese rupestri, dove è rappresentata sul soffitto in dimensioni notevoli, ma anche in più punti, la croce gigliata, che rappresenta tradizionalmente la fede dei Templari, mentre nella chiesa rupestre dello Spirito, al centro del rosone si nota una croce anch’essa riconducibile alla simbologia religiosa templare, inoltre nella chiesa di San Domenico al centro del rosone campeggia un Agnus Dei, che richiama la ritualità dei monaci guerrieri. Le prove della presenza dei Templari, dunque, sono legate anche qui, come in molti altri luoghi, alla presenza di simboli tipicamente templari, nel caso di Picciano in fondo alla navata destra parla dei templari anche un bassorilievo con uno stemma con tre merli del frate Silvio Zurla. Tutti luoghi suggestivi, ma anche inquietanti, che hanno suggerito leggende orrorose, che parlano di lupi con i denti rossi di sangue, di storie di donne tentatrici, come quella di Yolanza, di monaci-guerrieri dediti a pratiche spirituali, ma tentati dal diavolo alla violenza, e forse alla magia, di morti misteriose. Bianca Capone Ferrari ha dedicato un capitolo del suo libro “La ricerca delle Mansioni Templari. Italia Centrale e Meridionale” (ed. Federico Capone, Gennaio 2009) a Tursi, seguendo un’indicazione di Salvatore Verde, giornalista tursitano, in un articolo del 2005. Il capitolo “Rinasce da una tomba la storia del Templare del Ponte Masone di Tursi”, rimanda alla testimonianza di Giuseppe Manfredi, che scoprì la tomba di un cavaliere presunto templare con spada e cavallo e monete del secolo XIII-XIV. La sepoltura si trova a poca distanza dalla chiesa di San Michele Arcangelo, vicino al Ponte Masone, vicino alla chiesetta di San Teodoro, dove è stata ritrovata una moneta con impressa la scritta "Hierusalem"; tali coincidenze fanno sperare in successivi ritrovamenti che confermino l’identità del cavaliere, per ora un supporto viene proprio dalla toponomastica, Masone, infatti, richiama le magioni, resa del termine francese maison, sedi dei Templari. Si inserisce in questo tour sulle tracce dei Templari in Provincia di Matera, Miglionico. Nella chiesa Madonna della Grazie è dipinto un monaco con saio bianco, che prega in ginocchio a mani giunte e una corona granulata che termina con una croce nera, simbolo tipico della loro religiosità. [l. col.]

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Che cos’è il Santo Graal?
Il primo a nominarlo fu Chretien de Troyes nella sua opera «Perceval le Gallois ou le Compte du Graal» nel 1190. Viene identificato con il calice utilizzato da Gesù durante l'Ultima Cena. Altri ancora, invece, pensano che non sia un oggetto ma una persona, più precisamente Maria Maddalena che sarebbe stata la compagna di Gesù Cristo.

Chi sono i Templari?
Sono un Ordine religioso combattente nato nel 1118-1119 a Gerusalemme, dopo la prima Crociata. Sono frati che impugnano la spada ma hanno fatto il triplice voto di povertà, castita e obbedienza. Più tardi avranno il compito di evangelizzare a fil di spada l’europa orientale muovendo dai loro castelli in Prussia.

Esistono ancora i Templari o l’Ordine fu sciolto?
Secondo alcuni storici l’Ordine non fu mai sciolto, ma la bolla papale che lo colpì parlava solo di sospensione. Quindi in teoria l'Ordine potrebbe essere restaurato in qualunque momento dalla chiesa. La storica Barbara Frale ha scoperto negli archivi vaticani un documento/prova che dimostra che tutta la persecuzione nei loro confronti non era dettata da motivi religiosi, ma dalle precise intenzioni del re di Francia di entrare in possesso dei possedimenti appartenenti all'ordine templare.

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375