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MIMI' DADDIEGO 
Miglionicoweb 
28 Dicembre 2010

L’arrivo della televisione e della Fiaccola Olimpica a Miglionico
di Mimì Daddiego

Mimì DaddiegoMimì Dadiego e Franco LasalviaMatera. Chi ha portato per primo la televisione aMiglionico (1954) è stato  VICIENZO ABBRIOLA (Vincenzo Labriola). Aveva il sale e tabacchi in piazza e faceva anche il rivenditore di elettrodomestici. Che ressa davanti al negozio per vedere questo piccolo cinema. Successivamente che alle ACLI di via Municipio, oggi via A. SARLI, si andava a vedere il telegiornale, non è mai troppo tardi, lascia o raddoppia, la partita di pallone, le commedie. Era un modo per non stare più in piazza, SOTT A RLOCIE, ma qualche ora al riparo dentro e seduti.

Poi nelle sezioni della D.C. e del P.C.I. Anche qualche famiglia più danarosa si permetteva la TV in casa. Chi veniva ospitato per vedere la TV era d’obbligo portarsi la sedia. Il bello era che, tutto ciò che la TV diceva, era vangelo. L’HA DITT LA TELEVISION… Oppure: L’EGGH VIST I. L’intervallo, le pecore, i paesaggi più suggestivi d’Italia. Una volta abbiamo visto il nostro maestoso CASTELLO DEL MALCONSILIO. Mai, dico mai una volta, PUMARCH o IROTTL. Bè… permettete QUANNO CE VO’ CE VO’. Alcuni di noi giovani erano bravi e capaci di installare l’antenna TV e fare vari SFILATA PER LA CITTA’ DI MATERA Si riconoscono: M. Daddiego a sinistra,T. Labriola al centro. Franco Loponte a destra. Poco più sotto d’avanti, credo,Titta Labella-Donna. Un vecchio amico di Grottole: Voglio confermacollegamenti. “Mi raccomando di collegare il televisore al trasformatore-stabilizzatore e poi a girare quella manopola al lato per trovare il canale, TAC TAC TAC. No, mettilo sul 4 che si vede meglio”. Il 4 non era la rete 4 ma la posizione del cambio-frequenza. C’era solo RAI 1. Trasmetteva avvenimenti che ti inchiodavano davanti alla TV. I funerali di PIO XXII, la fumata  nera e la fumata bianca. L’HABEMUS PAPAM. L’elezione di PAPA GIOVANNI XXIII. Che, nel salutare la piazza San Pietro,… “Quando andate a casa fate una carezza ai vostri bambini e dite che questa è la carezza del PAPA”. Il papa del cambiamento. Il clergimen (era meglio di quello a tanti bottoni). Non più la messa in latino ma in italiano.

IL FESTIVAL DI SAN REMO, che avvenimento!. Tre serate per tre ore seduti ad ascoltare e anche giudicare sia la canzone che l’interprete. La canzone vincitrice, il giorno dopo, era già cantata da tutti e, se c’era un pezzo che non si conosceva, c’era sempre qualcuno più attento che la sapeva. Nilla Pizzi, Claudio Villa, Achille Togliani, sapevamo tutto di loro. Anche i vari FESTIVAL NAPOLETANI erano molto seguiti. TUPP TUPP MARESCIA’, CERASELLA, CHIOV A ZFFUNN. Interpretati da Aurelio Fierro, Linda Cristian, Nunzio Gallo, Giacomo Rondinella. Questi avvenimenti erano un fatto di costume che coinvolgevano tutte le famiglie.

Si riconoscono. Il 7°da sinistra M.Capodagli, 14°T.Labriola e F.Casella,tra i due Tumasin Centonze con gli occhiali,22°M. Daddiego,ancora più in là Padre Alfonso,in ultimo,Franco Loponte (detto anche l’acquaiuolo) portiere dell’A.S. GrottoleE poi, 1960, LE OLIMPIADI A ROMA. LA FIACCOLA OLIMPICA PASSA DA MIGLIONICO. Per onorare MILONE, il fondatore del nostro paese, LA FIACCOLA OLIMPICA, attraversò il paese. I preparativi iniziarono l’anno prima. Allenamenti e gare, sempre 1000 metri in salita. Il giorni prima dell’evento il CONI di Matera ci dette la tuta,i pantaloncini e la maglietta con tanto di fregio olimpico e le scarpe bianche da ginnastica. E chi aveva mai visto tanto ben di Dio. Com’eravamo belli!. COM PAREMM BELL. Il giorno prima ci portarono con un camion militare a Metaponto. Eravamo tutti di Matera e provincia. Sul lungomare fu eretto un braciere che ospitò la FIAMMA OLIMPICA, in memoria per i posteri. Oggi non c’è più, che fine ha fatto… a chi dava fastidio… con noi c’era anche Padre Alfonso, un frate della Parrocchia di Cristo Re di Matera. Che simpaticone.

Ebbe l’onore di accendere con la FIACCOLA OLIMPICA, il braciere, il prof. LOMBARDI dirigente del CONI di Matera. Il giorno dopo grande sfilata per la città di Matera. Il pomeriggio, su camion militari, venivamo lasciati ognuno al suo posto di staffetta, precedentemente assegnato. A me toccò accendere la fiaccola proprio alla curva di Stancarone e più precisamente al bivio che porta alla stazione. Dopo 1 Km. cedetti il FUOCO OLIMPICO a Mimì Capodogli, il quale a sua volta a Franco Casella che la portò fino a Piazza Castello. Erano presenti il sindaco Pace con la giunta comunale, l’arciprete don Donato Gallucci, il maresciallo dei carabinieri e tutta la popolazione di Miglionico. Il FUOCO OLIMPICO portato da Franco casella accese la fiaccola di Tonino Labriola il quale attraversò il paese e, tornato sulla via Appia, la consegnò a Franco Lasalvia che a sua volta la  fece proseguire per Grottole in direzione di Roma (Via Appia). Sono ancora oggi in possesso della FIACCOLA OLIMPICA, la sua custodia, e lo stoppino che gli addetti alla FIACCOLA me la spensero e lo buttarono nella cunetta. Ho anche il cartellone che indicava il posto di inizio staffetta. E per finire anche la bandiera OLIMPICA. Mimì Daddiego

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375