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ALESSIA GIAMMARIA 
Il Quotidiano della Basilicata
16 Febbraio 2011
Arrestati tre, dei trenta ragazzi, che domenica hanno picchiato 5 tifosi del Miglionico
Teppisti altro che “Leoni”
Il capitano e un dirigente del Potenza in ospedale a fare visita al ferito
(Leggi l'articolo dalla pagina de Il Quotidiano della Basilicata)
Foto: Miglionicocalcio.itPotenza. «SONO davvero indignato come uomo, più che come rappresentante della forze dell’ordine, per quanto accaduto domenica pomeriggio prima dell’inizio della partita di calcio tra il Potenza e il Miglionico». Esordisce così il Questore di Potenza, Romolo Panico, prima di annunciare che, tre dei trenta teppisti che l’altro giorno hanno aggredito con una ferocia inaudita 5 tifosi del Miglionico, sono stati arrestati e si trovano ora nella casa circondariale di Betlemme. E l’indignazione per quell’episodio «assolutamente incomprensibile » al Questore gli si legge in volto. Ore 9 di ieri mattina. Quarto piano della Questura di Potenza. Panico fa il suo ingresso in sala stampa. Accanto a lui il Capo di Gabinetto, Giuseppe Persano e il dirigente della Digos, Gianfranco Di Santo. «Li abbiamo presi». L’annuncio è perentorio. Che il cerchio si fosse chiuso attorno a quel gruppo di teppisti, che si fregiano del nome di tifosi, era nell’aria già da lunedì mattina. Solo poche ore e gli agenti della Digos se li sono andati a prendere. Fabio Taddonio, 33 anni, Valerio Ramaglia, di 25, e Maurizio Candeloro di 24, dando l’ennesima prova di viltà, non erano neanche nelle loro abitazioni. Temendo di essere stati riconosciuti i tre si erano rifugiati a casa di parenti nella speranza che, trascorse le 48 ore previste per l’arresto in flagranza differita, potessero farla franca. Così non è stato. Non appena si è saputo quanto accaduto, in viale Marconi la “parola d’ordine” è stata una sola: vanno identificati e fermati. E così è stato. «In 35 anni di carriera - ha affermato Panico - non mi è mai capitato di avere a che fare con un episodio simile». Un’affermazione che può essere compresa appieno nel momento in cui il Questore procede a descrivere tutte le fasi di quanto accaduto. Manca ancora un po’ di tempo all’inizio del match tra il Potenza e il Miglionico. In via Viviani, più o meno all’altezza del distributore di benzina, una macchina parcheggia. Ne escono 5 persone: 4 ragazzi sui trent’anni e un uomo di 60. Sono loro gli unici tifosi della squadra materana giunti nel capoluogo. I cinque non fanno neanche in tempo a scendere dall’auto che si ritrovano circondati da una trentina di persone. Secondo quanto affermato dal questore, sono quelli del gruppo “Lions”. Qualcuno di loro chiede: «da dove venite?». Neanche il tempo di rispondere «da Miglionico» che i 5 vengono aggrediti. Pugni e calci per tutti. Il sessantenne - come ha poi raccontato agli agenti - si è ripiegato su se stesso nel tentativo di “attutire” i colpi che gli venivano inferti. Compiuto il raid “punitivo” il gruppo, come se nulla fosse accaduto, si è diretto allo stadio. Sono entrati e si sono goduti la partita. Nel frattempo i 5 sono stati soccorsi e portati al San Carlo dove è ancora ricoverato un ragazzo che ha riportato la frattura del setto nasale, un trauma cranico e sfregi permanenti ai denti. Per gli altri quattro, invece, è andata meglio. Dopo essere stati medicati sono stati subito dimessi anche se il terrore «gli si leggeva in faccia», ha aggiunto Panico. Dentro il Viviani, intanto, gli agenti della Digos si stavano già organizzando. Finita la partita hanno provveduto a identificare tutti i possessori di biglietto controllando anche che il nominativo riportato sul tagliando corrispondesse alla vera identità del possessore. Quelli sprovvisti di documento di riconoscimento hanno dovuto fornire le proprie generalità. Operazioni di controllo filmate e fotografate. Negli uffici di viale Marconi, intanto, i quattro dimessi hanno fornito una descrizione degli aggressori. Il quinto è stato sentito solo lunedì in ospedale. Il puzzle è stato subito ricomposto. Tutti gli atti in mano agli inquirenti sono stati trasmessi al pm Anna Franca Ventricelli che ha dato il via libera all’arresto. «Ora - ha affermato Panico -mi attiverò affinché vengano immediatamente disposti i Daspo (ovvero il divieto di assistere alle manifestazioni sportive n.d.r.) non solo per i tre arrestati, ma anche per gli altri 27 che hanno partecipato all’aggressione». Daspo «per tre anni». Parola di Questore. «Questo gruppo, infatti, è quello che non solo contesta la vecchia società di Postiglione, ma è anche quello che si oppone alla fusione con il Fortis Murgia di Altamura». Ed è inaccettabile che «certe persone possano, per uno stupido campanilismo, far sì che il calcio nel capoluogo non possa tornare a essere quello di un tempo». Ieri sera il capitano della squadra rossoblu’, Raffaele Rivetto, e il dirigente del Potenza S.C. Franco Andretta sono andati in ospedale a fare visita al ragazzo di Miglionico. Ragazzo a cui è stata donata una tuta del Potenza e un borsone. Alessia Giammaria

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