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SANDRO MAIORELLA 
La Gazzetta del Mezzogiorno
16 Febbraio 2011
Agguato allo stadio arrestatì tre potentini
Tra gli aggressori (una trentina) anche ragazzini di 12 anni
(Leggi l'articolo dalla pagina de La Gazzetta del Mezzogiorno)
Salvatore Moro in ospedale ha ricevuto la visita del capitano e di un dirigente del Pozenza (Foto: La Gazzetta del Mezzogiorno)POTENZA. Caso chiuso (almeno per il momento) in sole ventiquattro ore. Dopo un giorno di indagini e grazie anche alla collaborazione dei feriti che hanno riconosciuto i loro aggressori, la Polizia di Stato di Potenza ha individuato e tratto in arresto tre giovani tutti del capoluogo, che si sono resi protagonisti degli incidenti che hanno preceduto la partita del campionato di Eccellenza tra la formazione di casa e il Miglionico. I tre, Valerio Ramaglia, di 25 anni, Fabio Taddonio (33) e Maurizio Candeloro (24) appartenenti al gruppo organizzato «Lìons» (contestano l'attuale proprietà ma anche il progetto Fortis) sono accusati di concorso in lesioni aggravate e violazioni della legge sulla sicurezza negli stadi per aver picchiato selvaggiamente cinque tifosi della squadra ospite, tutti finiti in ospedale, uno dei quali con danni «permanenti» (diversi traumi facciali). «Si è trattato - ha spiegato il questore di Potenza, Romolo Panico - di un episodio incomprensibile, assolutamente inatteso, immotivato e di una violenza inaudita mai vista sui campi di calcio anche in partite tra squadre con una rivalità storica. Salvatore Moro (Foto: La Gazzetta del Mezzogiorno)L'aggressione da parte di una trentina di facinorosi è avvenuta nei pressi dello stadio poco prima dell'inizio della partita. I cinque tifosi ospiti (tra loro anche un sessantenne) erano appena scesi dalla loro auto quando sono venuti a contatto con questo nutrito gruppo di sostenitori locali che, dopo aver chiesto la loro provenienza, li hanno immediatamente e immotivatamente aggrediti e picchiati". In un attimo si è scatenato l'inferno con i cinque malcapitati presi in mezzo ad un vortice e senza che ci fosse la possibilità per le forze dell'ordine di intervenire anche in considerazione del fatto che per questa partita era stato predisposto un servizio che contava sull'afflusso di pochi tifosi come è consuetudine per le partite interne del Potenza Insomma nulla lasciava presagire la necessità di rafforzare il servizio d'ordine anche se all'andata sul campo di Miglionico c'era stata qualche tensione per la presenza di alcune decine di tifosi del Matera che, approfittando del turno libero della loro squadra, hanno pensato di raggiungere lo stadio per «sfidare» i tifosi rossoblù. Ma di «fìsìco» non era successo alcunchè. Dunque, è difficile capire e comprendere cosa sia scattato nella testa di questo gruppetto di pseudo tifosi che con il calcio hanno poco da spartire. Mentre i cinque venivano portati in ospedale, la Polizia ha deciso di non bloccare l'accesso alla stadio, ma già durante e dopo la partita ha identificato tutti i presenti compresi i presunti responsabili dell'aggressione che poi lunedì sera sono stati arrestati dagli agenti della Digos. "Quello che è successo - ha commentato il questore Panico, non ha spiegazioni pausibili. Personalmente provo solo una forte indignazione sia come funzionario di polizia che come uomo. L'impegno di tutti ha consentito di individuare quelli che maggiormente si sono distinti durante gli incidenti. Sono stati riconosciuti anche dai feriti. Ma le indagini continuano. Oltre ai risvolti penali ci saranno anche quelli ammìnìstratìvì (Daspo). Ci impegneremo ad impedire a questa gente di accedere a tutte le manifestazioni sportive per almeno tre anni». Le indagini intanto proseguono per identificare gli altri aggressori anche per riportare il clima a livelli normali. «Sono d'accordo con il sindaco Santarsiero -ha concluso il questore Panico -che il calcio a Potenza abbia notevole importanza ma se queste sono le premesse va fatta un'analisi molto approfondita». Sandro Maiorella

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