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MASSIMO BRANCATI
La Gazzetta del Mezzogiorno
16 Febbraio 2011
L'INTERVISTA. "Non vedrò più una gara di calcio"
(Leggi l'articolo dalla pagina de La Gazzetta del Mezzogiorno)
Salvatore Moro in ospedale ha ricevuto la visita del capitano e di un dirigente del Pozenza (Foto: La Gazzetta del Mezzogiorno)POTENZA. «Non andrò mai più a vedere una partita di calcio. Non sono mai stato un appassionato, ma dopo quello che mi è accaduto starò lontano per sempre da uno stadio».Salvatore Moro, 21anni, musicista di Miglionico(la sua band si chiama Millotron) è ricoverato all'ospedale San Carlo di Potenza con traumi al naso, ai denti e alla mandibola. È lui ad aver avuto la peggio domenica scorsa durante l'«inferno»scatenato davanti al Vivìanì. Botte da orbi per una partita di calcio del campionato di Eccellenza. Dove gli spettatori, spesso, sono inferiori al numero dei giocatori che scendono in campo. Salvatore dovrà operarsi, ma le sue sono lesioni permanenti. Gli ricorderanno per sempre una giornata di ordinaria follia. Cos'è accaduto esattamente? «Eravamo in cinque. Gli unici spettatori giunti da Miglionico. Avevo deciso di accompagnare un amico per quella che doveva essere una domenica fuori porta. Dopo aver parcheggiato in via Viviani ci siamo incamminati verso l'ingresso dello stadio, da dove sono partiti i tifosi potentini venendoci incontro. Ci hanno chiesto da dove venivamo. È bastato citare Miglionico per far scattare la scintilla. Nella gara di andata era accaduto qualcosa tra le due tifoserie? «Niente.Tutto tranquillo». Ma durante l'aggressione qualcuno ha accennato a rivalità con Matera? «Guardi,la violenza è stata tale che tutto il resto passa in secondo piano. Non ricordo le parole. Rimbombano nella mia testa soltanto i colpi ricevuti mentre ero a terra, svenuto. Hanno inferito contro di me, ecco perché ho avuto la peggio». Quanti erano? «Una trentina. E tra loro anche dei ragazzini di undici, dodici anni». Avevano anche spranghe o qualcosa del genere? «Mazze attorno alle quali era arrotolata una bandiera. Forse quella del Potenza». Si sarà chiesto il perché di tutta quella rabbia? «La verità è che il calcio oggi fa schifo. C'è chi sfogala propria frustrazione allo stadio, piccolo o grande che sia. Non ero un assiduo frequentatore delle partite e dopo l'aggressione di domenica scorsa sono sempre più convinto che questo mondo è da evitare». Intanto ieri sera Moro ha ricevuto la visita del capitano e del dirigente del Potenza calcio,Raffaele Rivetti e Franco Andretta, che gli hanno donato una tuta sportiva scusandosi a nome della società rossoblù. Episodio che il mondo sportivo «sano»condanna senza tentennamenti. Massimo Brancati

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