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MARIANGELA LISANTI 
Il Quotidiano della Basilicata
26 Febbraio 2011
Non sono ancora arrivati in Italia i corregionali che si trovano nel Paese in rivolta
Lucani in Libia, la lunga attesa
Teresa Nubile: «Ho sentito mio fratello. Spero di riabbracciarlo presto»
Pasquale PanarielloMATERA. Ore di attesa per le famiglie di Mimmo Nubile (Ferrandina), di Antonio (Bernalda), di Aldo Cospito (Nova Siri), di Pasquale Panariello (Miglionico) e di Rocco Taddeo (Salandra), che da alcuni giorni sono bloccati nella città di Misurata in Libia, al campo Lisco, un campound della Lybian Iron Steel Company, vicino al porto. Le ultime notizie, forniteci da Teresa Nubile, che giovedì ci aveva raccontato della situazione drammatica che stava vivendo il fratello insieme agli altri nostri connazionali, sono incoraggianti: «Ho sentito mio fratello nelle prime ore della mattinata - ha detto Teresa - e mi ha riferito che dovevano tenersi pronti,Pasquale Panariello perché stavano per lasciare il campo; infatti, erano stati avvisati che sarebbero partiti con la nave, l'unico modo per poter lasciare il Paese africano, perché l'aeroporto di Misurata è in mano ai rivoltosi. Da quel momento non l'ho più sentito e sto cercando di capire, anche attraverso le notizie su internet, se la situazione si è sbloccata e sono riusciti a prendere la nave e a partire. Non si sa dove e quando arriveranno. Ho contattato anche l'azienda Modithec di Milano, per la quale lavorano Mimmo e gli altri suoi colleghi, e mi hanno riferito che dovrebbero essersi imbarcati. E' chiaro che l'attesa ci provoca molto nervosismo ed ansia, ma aspetteremo, sperando di poterlo riabbracciare il più presto possibile». E' iniziata, quindi, l'operazione di evacuazione dei cittadini italiani bloccati nella città libica di Misurata da parte della Marina Militare Italiana, così come aveva annunciato il ministro La Russa: «In questo momento davanti al porto di Misurata c'è una nave italiana che ha già avuto l'ok dalle autorità libiche ». Le ultime notizie, infatti, riferiscono che i mezzi anfibi della nave San Giorgio hanno raggiunto il porto di Misurata e iniziato l'evacuazione degli italiani. L'unità della Marina ospiterà il gruppo dei 150 connazionali; nell'area si trova anche il cacciatorpediniere Mimbelli, che non è escluso possa prelevare altri italiani in una diversa località della Libia. «Naturalmente - ha proseguito Teresa Nubile - queste sono tutte notizie frammentarie; in queste ore di interminabile attesa stiamo sperando che la nave italiana sia riuscita ad entrare nel porto di Misurata e che possa riportarli presto tutti a casa». Mariangela Lisanti

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