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Il Quotidiano della Basilicata
21 Aprile 2011
Miglionico Sondaggio del Centro di recupero ambientale a San Giuliano
Uccelli acquatici sotto controllo

Foto: dal sito web.tiscali.it/oasiwwfsangiulianoMIGLIONICO - Nell'ambito del Programma Iwc (International Waterbird Census) organizzato e coordinato dall'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale), si è svolto nelle scorse settimane, presso la Riserva Naturale di San Giuliano a Miglionico, un censimento dell'avifauna acquatica svernante. L'iniziativa, che si svolge da diversi anni anche con il supporto locale e la collaborazione del Centro recupero animali selvatici, serve a monitorare in una sola giornata, scelta come campione in un periodo definito, lo stato dell'area umida in riferimento alle specie spiccatamente acquatiche presenti. Al censimento hanno preso parte 7 rilevatori: Matteo Visceglia, Egidio Fulco, Egidio Mallia, Caterina Coppola, Mariangela Arancione, Cristiano Liuzzi, Claudio Bernardi. Le osservazioni sono state abbastanza difficoltose, sia per le condizioni delle acque del lago particolarmente agitate, sia per la conformazione dell'intera zona umida che si estende in questo periodo su un tratto di circa 8 km tra lago e fiume ed è caratterizzata da numerose insenature dove la fauna spesso si rifugia tra la vegetazione occultandosi alla vista. Il conteggio è stato effettuato in modo coordinato dividendo il gruppo in due squadre che hanno lavorato, utilizzando attrezzature adeguate, in modo indipendente per poi confrontare i propri dati e sintetizzare i risultati. Le specie acquatiche osservate che rientrano tra i parametri richiesti dall'Iwc sono state 20, mentre il numero complessivo di esemplari censiti ammonta a circa 1.200. Indipendentemente dall'obiettivo del lavoro sono state censite anche altre 33 specie non tipicamente acquatiche che non erano pertanto oggetto specifico della ricerca Iwc. Grazie ai dati raccolti si è registrato un sostanziale calo di alcuni anatidi normalmente presenti negli anni passati con numeri molto più elevati. Tra questi in particolare Fischione e Alzavola che insieme non superavano i 330 esemplari mentre negli inverni precedenti le stesse 2 specie superavano abbondantemente il migliaio di esemplari con punte anche di 2-3mila individui in alcuni inverni. Non sono note le cause di questo calo ma si ritiene che possa essere collegato ad una serie di fattori tra cui la disponibilità trofica, il livello idrico del lago, la qualità e caratteristiche delle acque. Non vanno esclusi comunque fattori esterni (compresi i fenomeni di bracconaggio) di cui non si hanno sufficienti elementi oggettivi di valutazione. I monitoraggi hanno la finalità di seguire l'evoluzione delle comunità faunistiche nelle zone umide protette.

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375