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VIR. COR. 
Il Quotidiano della Basilicata Controsenso
21 Maggio 2011
"Di Roma", presentato nella Capitale il pregevole volume del lucano Gabriele Scarcia
(
Album fotografico della presentazione)
Prof. Francesco Sisinni, Dott. Gabriele Scarcia, Dott. Francesco PalombiROMA. Venerdì 6 maggio presso la Biblioteca Angelica, Salone Vanvitelliano in Piazza Sant'Agostino a Roma, la casa editrice Palombi ha presentato il volume del dott. Gabriele Scarcia dal titolo "Di Roma". Sono intervenuti il Prof. Francesco Sisinni, Docente universitario, Direttore Generale dei Ministero dei Beni Culturali a.r., il Prof. Vitaliano Tiberia, Presidente della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi a Pantheon, il Dr. Giovanni Russo, meridionalista, scrittore, storica firma del "Corriere della Sera", il Dr. Gabriele Scarcia, giornalista, scrittore, autore del volume e il Dr. Francesco Palombi, editore. "In questo vasto panorama letterario e storico- critico si dispone ora, testimonianza di un sincero impegno intellettuale, quest’opera di Gabriele Scarcia, originario di Miglionico, in Lucania, e vivace testimone di un profondo amore gnoseologico per Roma, la cui conoscenza (lo ha bene ricordato Silvio Negro) richiede, tuttavia, più di una vita. Scarcia, il cui affetto per Roma lo induce (per sua confessione) ad accarezzarne spesso parti di architetture e di monumenti, non si limita ad un’analisi prettamente estetica e storica, spesso collegata a ricordi della propria terra lucana. Egli affronta anche più di un aspetto socio-culturale collegato all’urbanistica romana, superando le più o meno recenti analisi ideologiche dell’argomento, troppo spesso tributarie di una dialettica precostituita e quindi conformisticamente e sociologicamente univoca. Ciò è evidente, per esempio, quando Scarcia parla dell’edilizia alienante delle periferie romane, veri e propri dormitori, ma costruite in nome di un funzionalismo abitativo “progressista”, rivelatosi, alla prova dei fatti, teorico ed insoddisfacente se non addirittura controproducente. E con altrettanta onestà intellettuale Scarcia rimarca negativamente il connotato commercialistico (frutto di un tipo di cultura trasversale votata alla valorizzazione delle facili emozioni e della pratica dell’intrattenimento), che ha ispirato la recente costruzione, degna di un impianto sciistico, di un gabbiotto per un ascensore turistico (ben visibile dal basso) sul coronamento dell’altare della patria. Quello che era un sacrario funebre (la tomba di un soldato caduto per la patria e rimasto senza nome) è stato trasformato e pubblicizzato, per fini di “valorizzazione”, dalle classi dirigenti, ideologicamente variegate, del Ministero per i beni e le attività culturali, in attrazione ricreativa con offerta di terrazza panoramica di tipo alberghiero." Ha detto il Prof. Tiberia nell'occasione. "Scarcia ci accompagna quindi nel cuore di Roma per exempla, muovendo cioè da un singolo monumento (spesso collegato a ricordi del proprio passato di “esule lucano”, come egli stesso si definisce), per raccontare una piccola o grande storia di un monumento o di un sito che definiscono, così, in un mosaico di altre storie, il mistero plurimillenario di Roma". (Vir. Cor)

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