Miglionico.
Lavoro e famiglia. Sono i tratti distintivi della vita
di Emanuele Pecora. Nato a Miglionico il 5 marzo 1910,
nei giorni scorsi, ha festeggiato il suo compleanno: un
secolo di vita. Cento anni, di cui 73 condivisi con la
moglie Nunzia Mucci, di appena quattro anni più
“giovane”. Una vita semplice, contraddistinta dagli
affetti familiari e dal lavoro nei campi. Presente il
sindaco Angelo Buono (Pd), circondato dall’affetto della
consorte, dei suoi sei figli, sedici nipoti, sette
pronipoti e tanti altri amici, Emanuele ha ringraziato i
presenti per l’affetto mostrato.
Decimo di ben venticinque figli, Emanuele ha
privilegiato la famiglia quale valore fondante della sua
esistenza. Per quattro lunghi, terribili anni (dal 1939
al 1943) partecipò alla seconda guerra mondiale sul
fronte albanese. A conclusione del conflitto, fece
ritorno a Miglionico. Lo attendevano la moglie, tre
figlie e il lavoro nei campi. Un super lavoro che
cominciava alle prime luci dell’alba per concludersi a
sera. Una vita da agricoltore tutto fare la sua, con gli
scarponi grossi, ma con il cervello fino. Un’esistenza
gravata da tanti sacrifici e rinunce, povera di beni
materiali, ma ricca di virtù e un tesoro di famiglia. Il
segreto della sua longevità? «Può essere ricercato -
spiega la figlia Maria, insegnante di scuola
dell’infanzia - in un intreccio di tre fattori:
un’alimentazione corretta, senza eccessi di alcun tipo;
un ambiente di lavoro sano, a contatto con la natura; il
suo spirito sereno, che gli ha permesso di avere buone
relazioni con tutti. Uno stile di vita appagante. Siamo
fieri di un padre così». Giacomo Amati |