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Giacomo Amati

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GIACOMO AMATI
La Gazzetta del Mezzogiorno
7 Giugno 2011
Miglionico. Un murales per la scuola primaria

Vai all'index dell'albumMIGLIONICO. Un murales per la scuola primaria del locale istituto comprensivo,”Don Donato Gallucci”. E’ stato realizzato dagli alunni, con la sapiente guida di tre artiste miglionichesi: Anna Corallo (architetto), Anna Tralli (decoratrice d’arte) e Maria Grazia Cammarota (maestra d’arte), in collaborazione con le insegnanti, titolari delle cinque classi (I-II-IV- V A e B), cui va il merito di aver ideato il progetto, “Coloriamo la scuola”, che è stato patrocinato e finanziato dal Comune di Miglionico. Il murales, che occupa un’intera parete, all’interno dell’edificio che ospita la scuola primaria, è stato inaugurato nei giorni scorsi, presente, tra gli altri, il sindaco Angelo Buono (Pd) e l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Mariangela Bertugno. L’opera è costituita da tredici piccole tele: raffigurano il mare con una scenografia tridimensionale lunga dodici metri per tre metri di altezza. “Le onde- spiega l’architetto Anna Corallo- si sovrappongono l’una all’altra, estremizzando l’effetto prospettico e dal soffitto scendono soffici nuvole. Il mare è diventato la tela su cui sono state raccontate le avventure di Pinocchio, il burattino per eccellenza, che diventa bimbo, non accetta più di essere uno scansa fatica e va alla ricerca del bello e del buono della vita”. Messaggio per i bambini d’oggi: ciascuno è chiamato a colorare la propria vita con dei colori speciali: quelli dello studio e del lavoro. Duplice il significato di questo piccolo capolavoro artistico: quello esplicito è riconducibile all’obiettivo di abbellire la scuola e di renderla più accogliente sotto il profilo estetico; l’altro significato, invece, va oltre ciò che è visibile agli occhi: vuole testimoniare l’affetto dei bambini per la loro scuola. In pratica, il murales è come una lettera d’amore scritta dai bambini alle loro maestre, alla loro scuola vista come un grande giacimento d’oro, capace di donare tanti tesori. Giacomo Amati