MIGLIONICO.
Due giorni di preghiera in onore della Madonna della
Porticella. Come vuole la tradizione, la festa si
svolge in campagna, davanti al santuario dedicato
alla Madonna, protettrice dei campi e dei raccolti
agricoli. La chiesa è ubicata in una splendida zona
di verde, ai confini col territorio pomaricano e col
bosco della “Manferrara”, a sei chilometri di
distanza dal centro cittadino. Semplice, ma
significativo il programma religioso: si comincia
alle prime luci dell’alba di sabato, alle 7,30 è
previsto il pellegrinaggio dei fedeli, a piedi, con
partenza dalla chiesa Madre al santuario, con la
statua della Madonna. L’itinerario si snoda
attraverso il Vallone Porsaro e le contrade San
Michele e Colabarile, fino a raggiungere l’agro
della Porticella, ove, dopo la celebrazione della
santa messa, a cura di don Giuseppe Tarasco, è in
programma una veglia di preghiera fino alla
mezzanotte. Il clou della festa è costituito dal
pomeriggio di domenica: alle 16,30, appuntamento con
la celebrazione della messa davanti al piazzale
della chiesetta: sarà presieduta da don Giuseppe
Lavecchia, parroco di Ferrandina. A seguire, la
processione tra i campi, il verde delle querce e i
profumi delle erbe aromatiche della zona. Il
servizio bandistico sarà curato dal gruppo musicale
locale, “L’Tammorr” del maestro Domenico Di Vincenzo
e dalla banda, “Fisorchestra lucana”, diretta dal
maestro Nicola Camardo. Farà gli onori di casa il
sindaco Angelo Buono.
Il significato della festa va ricercato nella
venerazione della Madonna; la radice culturale va
individuata nel legame con la tradizione: si celebra
un evento nato un paio di secoli fa. Una ricorrenza
che viene onorata anche a tavola, ove è d’obbligo
gustare, dopo i primi a base di orecchiette al sugo
e di parmigiana di melenzane, la carne del pollo
ruspante, cotto alla griglia, al ragù o con le
patate al forno. Nel pranzo della festa, insomma,
non può mancare il galletto: per tradizione, era
consuetudine regalare al proprietario delle terre,
da parte dei contadini, un gallo sotto forma di
decima (un dazio aggiuntivo). Giacomo Amati |