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Giacomo Amati

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GIACOMO AMATI

19 Gennaio 2013
Contrastare la violenza e favorire la cultura della legalità

MIGLIONICO. Contrastare qualsiasi forma di violenza e favorire lo sviluppo della cultura della legalità, del rispetto dei diritti umani, della tolleranza, della solidarietà e dei valori in genere, su cui si fonda una società civile, considerata indispensabile per garantire il bene prezioso della sicurezza e della pacifica convivenza. E’ questo l’obiettivo dell’iniziativa promossa dalla Questura di Matera, rivolta agli alunni che frequentano le scuole statali di ogni ordine e grado del Materano. Si tratta di un progetto educativo che è sostenuto anche dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università, della Ricerca e si avvale della collaborazione dell’Unicef (Fondo Internazionale di emergenza per l’infanzia delle Nazioni Unite). In pratica, viene riproposto il tema dell’educazione alla legalità, già al centro del progetto, “Il Poliziotto un amico in più”, nel cui ambito viene indetto il concorso dal titolo: “Forza-fragilità: solo punti di vista!”, riservato sia ai bambini che frequentano la scuola dell’infanzia sia agli alunni della primaria, della secondaria di primo grado ed a quelli del biennio della secondaria del secondo grado. Il tema del concorso ha l’obiettivo di “sensibilizzare i ragazzi – si legge nella circolare inviata alle scuole – alla significativa importanza dei valori quali l’esperienza, la cultura, il dialogo, l’interazione sociale, il coraggio, di cui sono portatori tutte quelle persone considerate, secondo lo stereotipo sociale, più deboli (donne e anziani), fragili, disagiate ed emarginate, di contro rivelatesi propulsori sorprendenti di energia, fonti di saggezza e insostituibili interlocutori, soprattutto per i più giovani, un’alternativa valida all’uso della forza e della violenza nel superamento degli ostacoli e delle difficoltà della vita”. Gli alunni potranno partecipare, con lavori individuali o di gruppo, a tre categorie di concorso: la prima è incentrata sulle arti figurative, con la produzione di opere grafiche e pittoriche; la seconda, invece, riguarda testi di giornalismo, saggistica, narrativa, pubblicità, poesia, per un massimo di tre cartelle; la terza, infine, è relativa alle tecniche multimediali e cine-televisive. I lavori prodotti saranno giudicati da un’apposita commissione nominata e presieduta dal Questore di Matera e composta da un rappresentante del mondo della scuola, da un dirigente provinciale dell’Unicef e da un medico/ psicologo. Infine, i lavori selezionati, su base provinciale, saranno inviati al Ministero dell’Interno per essere sottoposti alla definitiva selezione a livello nazionale. Giacomo Amati

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