MIGLIONICO.
Diminuisce il “capitale umano” nella comunità
miglionichese: nell’arco dei dodici mesi del 2012
sono nati appena 13 bambini (9 maschi e 4
femminucce) a fronte di una popolazione di 2600
abitanti. Siamo di fronte ad una vera e propria
crisi demografica. Si può parlare di emergenza: le
13 nascite costituiscono il numero più basso di
sempre nella storia demografica del paese. E’ un
dato quasi incredibile, senza precedenti: una rarità
mai verificatasi negli anni passati, neppure nei
periodi più bui contrassegnati dalle guerre e dalla
carestia economica. Questo dato è ancora più
avvilente se lo si confronta con quelli degli anni
precedenti, quando i nati, annualmente, sono stati
più di venti (di ventotto nel 2005 e 2007). Senza
dubbio, siamo davanti a un fenomeno preoccupante che
lascia perplessi. Quali possono essere le
conseguenze? Ebbene, in mancanza di una
significativa inversione di tendenza (auspicabile,
ma difficile da prevedere), si potrebbe rischiare
una sorta di “desertificazione” anagrafica
all’interno del paese: il progressivo invecchiamento
della popolazione (fenomeno già in atto) e un
drastico calo della popolazione scolastica che
costringerebbe gli insegnanti titolari nelle scuole
del locale istituto comprensivo a trovarsi un’altra
sede di servizio, verosimilmente, tra quelle
presenti a Matera o negli altri comuni viciniori.
Quali possono essere le cause che sono all’origine
di questo preoccupante fenomeno? C’è chi ritiene che
il calo delle nascite sia fortemente correlato
all’attuale crisi economica ed alla mancanza di
lavoro: cause quest’ultime che costringerebbero
parecchi giovani a risiedere a Matera o ad emigrare
nelle città italiane del Nord o in quelle delle
altre nazioni europee; altri, invece, pensano che
alla base della crisi demografica ci possano essere
altre cause che fanno riferimento ai nuovi stili di
vita dell’uomo d’oggi e ai loro modi di rapportarsi
alla vita ed alla società: la ricerca dell’edonismo,
la tendenza a far prevalere l’individualismo e un
certo egoismo che potrebbero indurre le nuove coppie
a vivere da sole, senza pensare ai “sacrifici” di
far crescere ed educare i bambini. Ne discende
l’esigenza di predisporre, a livello nazionale e
regionale, varie iniziative volte a sostenere il
valore della famiglia, aiutando i giovani a vincere
la paura di mettere al mondo dei figli che
costituiscono il vero investimento per il futuro,
non solo della comunità miglionichese, ma anche,
ovviamente, di quella di tutto il Materano e
dell’intera regione lucana. Giacomo Amati |