Home Page

 

Giacomo Amati

Index Stampa locale e nazionale

Stampa pagina

GIACOMO AMATI

24 Giugno 2013
Distrutti dal fuoco boschi e colture
di Giacomo Amati

Foto. La Gazzetta del MezzogiornoMIGLIONICO. Un desolante scenario di ceneri fumanti. Un’impressionante macchia nera: quasi una zona “fantasma”. Ecco ciò che resta, ormai, di una delle più salubri e rinomate zone verdi dell’agro miglionichese: ben tre contrade, “Piano dell’oste”, “San Michele” e “Pampapane” vi sono state danneggiate , in parte, distrutte da un devastante incendio che, all’improvviso, in pieno giorno, s’è sviluppato sabato pomeriggio nella zona sovrastante il fiume Basento, a sei chilometri di distanza dal centro abitato, in una zona di confine col territorio del comune di Grottole. Notevoli i danni subiti: sono state incenerite centinaia di alberi di medio fusto di querce, di numerose piante di macchia mediterranea e tantissimi alberi da frutto, soprattutto fichi, noci, mandorle e peri. Inoltre, il rogo, propagatosi velocemente intorno alle 13, ha distrutto numerose piante di olive, un intero vigneto, una piantagione di grano ed una di orzo. Risultano danneggiate anche alcuni cavi elettrici e, in parte, alcuni fili della rete telefonica presente, in particolare, nella zona della contrada Piano dell’oste, ove le fiamme hanno paurosamente lambito l’abitazione e la struttura muraria di un’azienda agrituristica, creata appena l’anno scorso, di proprietà della signora Maria Piccinni. Per fortuna, la struttura edile dell’agriturismo non è stata avvolta dalle fiamme che sono state domate intorno alle 17, dopo che erano divampate per circa quattro ore. A fronteggiare le spaventose lingue di fuoco solo due unità del servizio provinciale antincendio: una squadra dei Vigili del fuoco del Comando di Matera e tre militari del Corpo forestale dello Stato del presidio di Grottole, coadiuvati da un manipolo di volontari. Per domare le fiamme, ad ogni modo, è risultato decisivo l’intervento di un “bombardiere d’acqua”, un aereo “Canadair” della flotta antincendio. Il rogo ha interessato un’area di una quarantina di ettari di terreno, tra quello boschivo, agricolo e a pascolo. Per i contadini proprietari dei fondi delle tre contrade, il pomeriggio di sabato scorso, difficilmente potrà essere dimenticato: hanno vissuto ore di angoscia. “Mi sono sentito solo, abbandonato – dichiara l’imprenditore edile Michele Mele che coadiuva la moglie Maria Piccinni nella gestione dell’azienda agrituristica. Per bloccare le fiamme, che avanzavano con una velocità impressionante, abbiamo utilizzato tutti i mezzi che avevamo a portata di mano, dai secchi d’acqua alle scope. E’ andato distrutto un patrimonio di piante di querce di sei mila ettari. Adesso, non ci resta che provvedere alla bonifica del territorio. Da oltre un anno – sottolinea Mele – avevamo chiesto ai funzionari della Regione Basilicata di effettuare il sopralluogo finalizzato ad ottenere l’autorizzazione per allevare gli animali all’interno del bosco dell’agriturismo: non l’abbiamo ancora avuto e così il bosco è rimasto indifeso, senza barriere antincendio, senza gli opportuni solchi di sbarramento delle fiamme”. Purtroppo, notevoli sono stai i danni causati anche al sistema faunistico selvatico presente nella zona. Giacomo Amati

Created by Antonio Labriola-Mail - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375