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Giacomo Amati

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GIACOMO AMATI

2 Luglio 2013
Miglionico
A caccia dei “tesori” del Comune

di Giacomo Amati

MIGLIONICO. A caccia dei “tesori” del Comune. Ladri e vandali in azione nella comunità: nel loro mirino, questa volta, c’è finita la sede del municipio. Nella serata di domenica, presumibilmente tra le 20 e le 21, mentre nelle strade del centro cittadino si stava svolgendo la processione del Sacro Cuore di Gesù, nell’ambito della festa patronale in onore di S. Pietro apostolo e S Antonio di Padova, alcuni malviventi si sono introdotti furtivamente nella sede comunale per rubarv i i computer in dotazione ai dipendenti comunali. Il furto, però, è stato sventato dai vigili urbani, di rientro nel loro ufficio, ubicato proprio all’interno del municipio. I vigili, resosi conto dell’accaduto, hanno subito informato il sindaco Angelo Buono (Pd) e allertato i carabinieri in servizio nella locale stazione, guidata dal maresciallo Lorenzo Mele. Nelle stanze del palazzo municipale, davanti agli occhi del primo cittadino, s’è presentato uno scenario da incubo: uffici a soqquadro, armadi aperti, fascicoli di carte sparsi per terra, due macchinette (quelle per la distribuzione automatica del caffè e delle merendine) forzate e praticamente distrutte, con numerose gocce di sangue umano rinvenute sul pavimento: è presumibile che qualcuno dei malviventi si sia ferito ad una mano, nel tentativo di forzare i due distributori di bevande e caffè. Due computer, una stampante, uno schermo e il server generale dei computer erano stati portati vicino ad una finestraIl sindaco di Miglionico Angelo Buono del piano di terra dell’edificio con l’intento di sottrarli, caricandoli, magari, su qualche mezzo meccanico parcheggiato nelle vicinanze. Inoltre, risulta divelta la porta di ingresso, protetta da una grata in ferro, del vano caldaia: i ladri, presumibilmente, immaginavano di sottrarvi materiale in ramo o altri attrezzi preziosi in dotazione alla squadra dei dipendenti manutentori del Comune. “E’ stato commesso un atto ignobile – dichiara con amarezza il sindaco Angelo Buono. Fortunatamente, i ladri non sono riusciti ad impossessarsi dei dati sensibili e dei documenti riservati custoditi negli armadi degli uffici: da quello dell’anagrafe, della ragioneria, della segreteria a quello tecnico”. Resta la tristezza di un atto scellerato che danneggia l’immagine operosa e civile della comunità miglionichese. Dalle prime indagini effettuate dalle forze dell’ordine, non sono state rinvenuti segni visibili di scasso né sulle porte di ingresso dell’edificio né sulle inferiate delle finestre laterali. E’ verosimile, allora, che i ladri siano entrati nel municipio attraverso il varco di una finestra non chiusa bene, tra quelle ubicate al primo piano del palazzo municipale. Ulteriori indagini sono in corso a cura dei militari della locale caserma dei Carabinieri e dei Vigili urbani. Giacomo Amati

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