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Giacomo Amati

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GIACOMO AMATI

9 Luglio 2013
Miglionico. Agriturismo è svago, ma anche occasione di relax e arricchimento culturale
Piccoli centri, scommessa sul turismo in campagna

di Giacomo Amati

Foto: La Gezzetta del MezzogiornoMIGLIONICO. Nuova prospettiva di sviluppo per il turismo miglionichese: può essere rappresentata dalle aziende agrituristiche. Nell’agro ce ne sono ben quattro: sono dislocate in quattro zone strategiche, tra le più rinomate e suggestive sotto il profilo paesaggistico. La prima è ubicata a un paio di chilometri di distanza dall’oasi di San Giuliano; la seconda si trova in contrada “Pescara”, a poche centinaia di metri dalla periferia del centro abitato; la terza, invece, è stata creata in contrada “Fontana di noce”, poco distante dalla galleria “Millotta” e dal santuario della “Madonna della Porticella”; la quarta, infine, si trova in contrada “Piano dell’oste”, con un panorama mozzafiato sulla vallata del fiume Basento. Quattro località che possono essere facilmente raggiunte in auto. E’ possibile degustarvi tutti i prelibati prodotti tipici del ricco patrimonio gastronomico miglionichese e ammirare i più suggestivi percorsi del territorio agreste locale. I quattro centri agrituristici hanno tutte le carte in regola per rappresentare anche dei “laboratori didattici”, ove poter fare educazione ambientale ed alimentare. Ad esempio, vi si può conoscere alcuni aspetti della civiltà contadina e la cultura agricola della comunità. Inoltre, dal punto di vista gastronomico, è possibile sperimentare tutti i benefici della dieta mediterranea, riscoprendo i gusti e i sapori genuini dei cibi di un tempo, quelli del dopo guerra. Prodotti biologici, coltivati in modo naturale e ricchi di proteine vegetali anti colesterolo. In altre parole, le quattro aziende agrituristiche costituiscono un’alternativa, ma anche un’integrazione del turismo balneare, cosiddetto di massa. Offrono l’opportunità di riscoprire le tradizioni della vita contadina, proiettando i visitatori nei silenzi della campagna, in una dimensione agreste, che potrà essere apprezzata soprattutto da chi concepisce la vacanza non solo come il periodo dello svago, ma anche come occasione di arricchimento culturale. In definitiva, a Miglionico, attraverso il “turismo rurale”, si stanno creando le giuste condizioni per conoscere alcuni aspetti della civiltà contadina, che, sotto il profilo gastronomico, non era fondata sull’opulenza dei cibi più sofisticati, ma sulla  bontà della cosiddetta “cucina povera”, quella dei cibi semplici, cotti nella “pignata” (tegame di terracotta) o preparati con piatti freddi (la cialled’ nella spased’), i cui ingredienti essenziali erano costituiti da fette di pane, pomodori, melanzane sott’olio e peperoncino. Giacomo Amati

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375