MIGLIONICO.
Giorni di festa amari per tre famiglie miglionichesi
che hanno visto saccheggiate le rispettive
abitazioni dai ladri. Nel mirino dei cosiddetti
“topi d’appartamento” sono finiti anelli, bracciali,
collane, orecchini, laccetti d’oro ed alcune
centinaia di euro. Sono stati rubati anche altri
oggetti di valore commerciale meno costosi, ma
comunque preziosi per i proprietari, in virtù della
loro valenza affettiva. Due case, che nei giorni
scorsi, sono state visitate dai soliti ignoti, sono
ubicate nel centro storico, a poche decine di metri
da piazza Popolo; un’altra, la terza, si trova in
una zona periferica del paese, nel nuovo rione di
contrada “Trinità”. I furti sono stati denunciati
presso la locale caserma dei Carabinieri, guidata
dal maresciallo Lorenzo Mele che ha subito avviato
le indagini per scoprire i colpevoli. I proprietari,
che per ragioni di “privacy”, preferiscono
conservare l’anonimato, si sono accorti del danno
subito al loro rientro in casa. Da alcune
indiscrezioni raccolte in paese, sembra che i ladri,
per mettere a segno i loro colpi, abbiano utilizzato
una tecnica, per certi aspetti, inedita e
sofisticata: dopo essersi introdotti negli
appartamenti incustoditi, per la temporanea assenza
dei proprietari, approfittando, verosimilmente, sia
del clima vacanziero di queste serate di festa sia
delle serrande delle finestre lasciate incautamente
aperte, a causa del caldo torrido, i malviventi, per
individuare subito il tesoro desiderato, potrebbero
aver usato delle particolari attrezzature che sono
in grado di rilevare la presenza dei metalli. In
questo modo, i ladri, utilizzando metodi alla
Diabolik, senza lasciare tracce del loro passaggio,
e in poco tempo, hanno potuto rubare i gioielli che
cercavano. E’ diffuso il sospetto che gli autori dei
furti siano stati soggetti addestrati abilmente,
magari provenienti dai paesi limitrofi, pronti a
colpire ancora. Ne discende l’esigenza di evitare di
lasciare incustodite le proprie case, senza prendere
le dovute precauzioni di protezioni che potrebbero
consistere nell’installazione di funzionali sistemi
d’allarme. Giacomo Amati |