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Giacomo Amati

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GIACOMO AMATI

22 Agosto 2013
Miglionico: “fiera d’agosto”
di Giacomo Amati

MIGLIONICO. Espositori e visitatori a confronto nel giorno della “fiera d’agosto” che apre i battenti domani mattina, venerdì 23 agosto, e si concluderà in serata. Una mostra mercato che sostanzialmente ha un profilo tradizionale: è quello della sagra popolare, paesana. La fiera punta su pochi prodotti innovativi: quest’ultimi, per lo più, sono circoscritti ai padiglioni che mettono in vetrina i manufatti e gli utensili del settore meccanico e di quello edile. Tanto, invece, è lo spazio riservato ai prodotti tradizionali dell’agricoltura, della zootecnia e dell’artigianato. Pochi ed estemporanei sono gli oggetti confezionati dalle aziende presenti nel tessuto economico del paese. Un limite che potrebbe essere riconducibile al fatto che sull’organizzazione della campionaria miglionichese non c’è alcuna cabina di regia di un ente istituzionale, come il Comune, per esempio; né esiste, nell’allestimento della fiera, un’azione di collaborazione da parte di qualche associazione locale. In tal senso, sarebbe auspicabile un contributo della Pro Loco. Insomma, come negli anni passati, la “Fiera d’agosto” va avanti per una sorta di movimento spontaneo e non si avvale di alcuna idea innovativa. Ci sono, poi, le difficoltà legate all’attuale crisi economica che, certamente, non favoriscono il rilancio della mostra mercato. In un periodo di “spending review”, in cui bisogna stare attenti alle spese e ai costi, la fiera come può calamitare l’attenzione dei compratori e degli operatori economici? “Bisogna dare più spazio ai prodotti veramente utili – osserva l’assessore comunale alle Attività produttive, Michelangelo Piccinni – privilegiando al massimo quelli più competitivi sotto il profilo del rapporto costo- qualità”. In concreto, cosa si può fare per conferire alla fiera una dimensione che vada oltre quella della semplice mostra mercato? “La fiera – spiega Piccinni – va impreziosita anche con l’allestimento di padiglioni- laboratori di ceramica e di botteghe artigianali e di valore artistico”. Al momento, resta un appuntamento ricco di tante immagini suggestive: un momento di festa popolare, ma anche una preziosa opportunità di poter concludere dei buoni affari, acquistando manufatti, utensili e capi di abbigliamento a prezzi competitivi. Giacomo Amati

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