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Giacomo Amati

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GIACOMO AMATI

23 Agosto 2013
Progetto “Aquilone”
di Giacomo Amati

MIGLIONICO. Accoglienza, formazione, educazione sociale e civica. Sono queste le coordinate di base, i pilastri su cui si fonda il progetto “Aquilone”, promosso dalla locale cooperativa sociale, “Vita Alternativa”, magistralmente diretta dal presidente Giovanni Centonze. Per cinque giorni a settimana, una quarantina di bambini miglionichesi, di età compresa tra i sei e i tredici anni, nei locali dell’edificio della scuola dell’infanzia, vengono seguiti da due animatori, Rossana Damone e Domenico Perrone e dalla coordinatrice dell’attività educativa, la strepitosa Mariolina Rondinone, da anni impegnata in lodevoli attività di volontariato. In pratica, si tratta di una vera e propria scuola estiva che è cominciata a luglio e si concluderà a fine agosto. I bambini fanno esperienza di vita in comune, in cui prevalgono i valori della vita sociale ed etica: il rispetto di sé, quello degli altri e delle regole. Nessuno ha paura di essere emarginato; al contrario, tutti vengono accolti e vivono in un ambiente gioioso, ricco di affetto, ma anche di regole condivise da rispettare. Tra di esse, ne spicca una: è quella di accettarsi reciprocamente, magari, tollerando i piccoli difetti comportamentali che dovessero emergere nel contesto del gruppo. “L’obiettivo più significativo che si vuole perseguire – spiega il presidente Centonze – è quello di favorire al massimo il processo di crescita di ciascun bambino, sotto ogni profilo: da quello psicofisico all’aspetto dell’integrazione sociale. In particolare, si vuole prevenire qualsiasi forma di disagio, attuando un’azione sistematica di decondizionamento. I bambini vengono impegnati, alcuni giorni in orario antimeridiano,  e in altri, al pomeriggio, in attività di laboratorio. Ce ne sono parecchi: quello della manipolazione e trasformazione di materiale di scarto, di recupero e di riciclo; ma c’è pure il laboratorio del disegno e della pittura; senza trascurare l’angolo della valorizzazione delle tradizioni e della conoscenza del sapere; non mancano, ovviamente, gli ambienti ricreativi destinati al gioco individuale e in piccoli gruppi. Tante iniziative, ma tutte sono accomunate da un unico filo conduttore: è quello di rispettarsi a vicenda e di volersi bene. Giacomo Amati

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