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Giacomo Amati

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GIACOMO AMATI

26 Agosto 2013
Dopo le frane degli anni scorsi e i disagi
Servono subito interventi sulla strada provinciale 1
di Giacomo Amati

MIGLIONICO. Tre anni fa, all’alba di mercoledì 25 marzo 2010, probabilmente, a causa delle abbondanti piogge cadute nei mesi invernali, sulla strada provinciale 1 (ex strada statale 7), che collega Miglionico a Grottole, si verificò una frana di vaste proporzioni (quindici metri di strada calati a valle), rendendo inagibile la stessa. Da notare che, due anni prima, sulla stessa carreggiata, si era verificata un’altra frana. In quella circostanza, l’ANAS riuscì a risolvere il problema in pochi giorni, creando un muro di sostegno alla zona interessata dalla frana. La seconda volta, il movimento franoso si verificò a circa tre chilometri dall’abitato di Miglionico. Per bypassarlo, gli automobilisti cominciarono ad utilizzare un percorso alternativo: in pratica, una strada di campagna che attraversa la contrada “Piano Dell’oste”. Successivamente, il sindaco Angelo Buono (Pd) ne autorizzò la percorrenza con un’ordinanza, che, però, inibiva il traffico ai veicoli, di massa a pieno carico, superiore a 3,5 tonnellate, non adibiti al trasporto delle persone. Da parte sua, la Provincia provvedeva ad installarvi la relativa segnaletica stradale, con l’esclusione del doppio senso di marcia, in quanto la limitata larghezza della strada interpoderale non lo consentiva. Su questa vicenda, fa sentire la sua voce il consigliere regionale Giuseppe Dalessandro (Pd) che, nel sottolineare la condizione di criticità della strada rurale, afferma che la stessa “non è assolutamente idonea a sostenere il traffico ordinario che si svolge su di un’arteria così importante”. In pratica, dopo tre anni di attesa, il problema non è stato ancora risolto, né ci sono segnali positivi all’orizzonte. “Pur volendo, ma solo per opportunità, sorvolare sul disagio di centinaia di studenti e lavoratori, e sulle implicazioni non di poco conto che l’interruzione fa registrare sul traffico commerciale pesante – dichiara Dalessandro – non si può sottacere che la grossolana soluzione adottata mette a repentaglio la vita degli automobilisti, perché non risultano rispettati i requisiti minimi di sicurezza. Si faccia in modo che la tragedia di Craco non sia avvenuta invano e si capisca, una volta per tutte, che in caso di interruzioni stradali dovute a frane o a calamità non si devono utilizzare le procedure ordinaria, ma deve essere la Protezione Civile, utilizzando i suoi poteri straordinari, a intervenire con tempestività”. Cosa si può fare, allora, per risolvere il problema? A parere di Dalessandro, “la strada rurale di Piano dell’oste va chiusa”. Ma come bisognerebbe arrivare a Grottole, partendo da Miglionico? La soluzione potrebbe essere rappresentata, percorrendo la Basentana, per uscire allo svincolo di Grottole. Il che significherebbe, quanto meno, triplicare il numero dei chilometri da percorrere (quelli attuali sono undici). Secondo il sindaco Buono, la soluzione del problema può venire da un’azione sinergica da attuare tra la Provincia e i Comuni di Miglionico e Grottole, interessati alla viabilità del tratto stradale su cui s’è verificata la frana. Insomma, serve subito un’intesa per varare un progetto tecnico condiviso e soddisfacente. Giacomo Amati

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