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Giacomo Amati

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GIACOMO AMATI

28 Settembre 2013
Domenica 29 settembre 2013
“Sagra dei fichi secchi”

di Giacomo Amati

MIGLIONICO. Una bottega contadina, ove poter assaporare leccornie e specialità uniche: quelle dei fichi freschi e secchi. Ecco come sarà, domani, ultima domenica di settembre, la corte del castello del “Malconsiglio” che ospiterà la tradizionale “Sagra dei fichi”. La manifestazione, a cura della locale associazione culturale “Pro Loco”, diretta da Angela Centonze, sarà inaugurata, alle 10, dal sindaco Angelo Buono (Pd) e dall’assessore comunale alla “Cultura” Michelangelo Piccinni. Per i visitatori sarà come partecipare ad una “sfilata” di alta gastronomia: chi ne avrà voglia, potrà fare colazione a base di fette biscottate o di pane con il prelibato cotto dei fichi, miele o marmellata. Sapori e aromi particolari, unici. Nei vari chioschi in esposizione ci saranno non solo molteplici cesti di fichi con buccia verde, gialla o nera e polpa rossa o bianca, ma anche panieri colmi di uva oppure di percochi gialli e bianchi o di prugne nere.  Delizie d’autunno da gustare sul posto o da portare a casa. “I fichi – osserva il sindaco Buono – rappresentano il prodotto tipico simbolo del settore agroalimentare miglionichese. In prospettiva, possono costituire un fattore di crescita della nostra economia agricola”. I fichi vengono apprezzati per il loro gusto dolce ed aromatico: sono ricchi di zuccheri, vitamine, sali minerali e possiedono proprietà lassative. Giunti a maturazione, vengono raccolti e messi ad essiccare al sole, per circa una settimana, su i cosiddetti “cannizzi” (stuoie di cannicci). Successivamente, sono posti in forno a bassa temperatura per circa un paio di ore e acquistano un colore bruno e un elevato tenore zuccherino, con un sapore leggermente nocciolato. Tradizionalmente considerati il “dolce dei poveri”, i fichi secchi risultano ancora più gustosi se, una volta tagliati a metà, vengono farciti con una mandorla tostata, semi di finocchietto selvatico o con scorzette di limone. Dalla cottura dei fichi freschi in acqua e zucchero, a fuoco lento e per un tempo sufficiente a permettere l’evaporazione dei liquidi, si ottiene il cotto dei fichi (chiamato anche vincotto): è uno sciroppo denso, dal colore scuro, (un’autentica delizia) che viene utilizzato come condimento dei dolci, soprattutto nel periodo natalizio. In serata, alle 20,30, in piazza Castello, appuntamento con la musica popolare: sarà di scena il gruppo musicale lucano, “Sholò” costituito da cinque componenti: Leo Andrulli (chitarra classica e voce), Roberto D’Onofrio (basso elettrico), Vittoria Bruno (voce), Ivan Montemurro (batteria) e Marco Martino (pianoforte e tastiere). Il nome “Sholò” non ha nessun significato letterale, ma vuole essere un anelito di libertà, speranza, vita, voglia di guardare sempre avanti. Giacomo Amati

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