MIGLIONICO.
Aumenta il numero dei turisti che visitano
il castello del “Malconsiglio”. Miglionico
sta diventando, ormai, una delle mete
preferite dai vacanzieri, anche di quelli
stranieri, che, dopo essere giunti a Matera
per visitare i “Sassi”, patrimonio mondiale
dell’Unesco, prolungano di pochi chilometri
il loro viaggio turistico, per visitare sia
l’ambiente protetto dell’oasi di San
Giuliano sia i “tesori” miglionichesi, tra
cui, oltre all’imponente maniero, spicca il
“Polittico”, celebra opera d’arte
rinascimentale di Cima da Conegliano. Nei
giorni scorsi, sono state notate anche varie
comitive di scolaresche, provenienti
soprattutto dai vicini centri pugliesi.
Adesso, chi decide di visitare il castello
ha pure l’opportunità di rivivere, grazie a
un sistema multimediale-teatrale,
allestimento al suo interno, in una delle
molteplici sale di cui è ricco, tutta la
vicenda della famigerata “Congiura dei
Baroni” (1485), pagando un biglietto
d’ingresso di cinque euro. Al “boom” delle
presenze dei visitatori, però, sembra non
corrispondere un adeguato guadagno economico
per i ristoratori, né decollano gli affari
economici per commercianti. Motivo: è
probabile che i visitatori non siano
sufficientemente informati delle opportunità
e dei vantaggi economici che avrebbero,
soggiornando in paese, in uno dei quattro
centri agrituristici che ci sono. In tal
senso, sarebbe utile dispiegare un’azione
più incisiva di promozione del territorio
sia da parte del Comune sia della locale Pro
Loco. Per esempio, sarebbe opportuno
allestire, nei pressi del castello, dei
chioschi o delle bancarelle per offrire ai
visitatori la possibilità di acquistare sia
dei manufatti artigianali sia i prodotti
tipici della gastronomia locale (fichi
secchi, biscotti, miele, eccetera). Bisogna
capire che senza un progetto che abbia anche
una valenza commerciale, l’obiettivo di
puntare sul fattore turismo come volano
della crescita economica, culturale e
sociale del paese, rischierebbe di restare
solo un’utopia. Giacomo Amati |